Il cambiamento climatico e le sue conseguenze sulle comunità agricole
L’agricoltura è responsabile del 21% delle emissioni di gas serra, la deforestazione dell’11%: vuol dire che i fenomeni meteorologici estremi a cui stiamo assistendo sono causati in gran parte anche da questo settore.
Un’ agricoltura intensiva, con un impiego massiccio di prodotti chimici è responsabile del depauperamento e della progressiva riduzione di fertilità del suolo.
Ed è proprio questo il settore maggiormente investito dagli effetti del cambiamento climatico: il prolungarsi di stagioni secche, i fenomeni piovosi estremi, l’imprevedibilità delle stagioni, lo spostamento delle colture sono solo alcuni delle conseguenze che stanno influendo, e influiranno sempre di più sulla produzione a livello mondiale, sulla nostra alimentazione, sulla possibilità di garantirsi la sopravvivenza in futuro. E’ particolarmente evidente per le popolazioni più vulnerabili ed esposte agli effetti del cambiamento climatico.
Uno studio di Fairtrade International pubblicato nel 2021 ha analizzato gli effetti dei cambiamenti climatici sulle colture in Africa, Asia e America Latina, proprio in quella fascia climatica dove si coltivano il caffè, il cacao e le banane, tra gli altri prodotti da cui deriva il reddito per intere comunità.
Entro il 2050 potremmo perdere metà della superficie coltivata a caffè nel mondo, mentre le altre colture, danneggiate da fenomeni climatici estremi e dalle conseguenti malattie, potrebbero ridursi con enormi conseguenze non solo sul reddito delle popolazioni che da esse dipendono ma anche perché causeranno l’abbandono delle terre e l’aumento esponenziale dei fenomeni migratori.