L’albero del karité si trova solo in Africa, ed è una risorsa di grande importanza nutrizionale ed economica per i Paesi dell’Africa Sub-sahariana e in particolare in Benin, Burkina Faso, Costa D’Avorio, Guinea, Mali e Ghana. Il solo Ghana produce 65.000 tonnellate di noci di karité all’anno.
Per la produzione del burro, le donne del villaggio raccolgono, bolliscono e fanno asciugare al sole le noci, poi le pestano e le riducono in pasta.  La pasta viene mescolata con acqua per separarne la parte grassa, che viene in seguito agitata manualmente e trasformata in burro. Il burro di karitè è usato in Africa come grasso di cottura e per il trattamento di pelle e capelli. In Europa, grazie alle sue efficaci proprietà emulsionanti e al basso costo, viene usato soprattutto per il cioccolato, la margarina e altri prodotti dolciari. Inoltre è sempre più spesso usato dall’industria cosmetica (saponi, creme idratanti) per le sue caratteristiche eccezionali e per la crescente domanda di prodotti naturali e rispettosi dell’ambiente.

La situazione produttiva

Le ridotte quantità prodotte rappresentano un ostacolo alle esportazioni del burro di karité. Per questo, spesso le grandi aziende acquistano direttamente i semi, a prezzi più bassi, processandoli nei paesi d’importazione e privando così le donne africane di un importante introito per la propria sussistenza.

La certificazione Fairtrade aiuta i produttori ad entrare nel mercato, sostenendoli nello sviluppo e nel miglioramento qualitativo del loro prodotto. “Se lavoriamo insieme possiamo riuscire a strappare le persone dalla povertà. Fairtrade ci insegna ad aiutarci e a supportarci a vicenda” dice Nana Diassome Mimouna Yago, produttrice di burro di karité.

I profili dei produttori di Burro di Karitè certificati Fairtrade

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