Nonostante il riso sia uno degli alimenti di base per la maggior parte della popolazione mondiale, i piccoli agricoltori che lo coltivano sono sottoposti a una forte pressione economica. I prezzi sono molto variabili e spesso non sono sufficienti a garantire la sussistenza ai coltivatori.

I piccoli produttori sono costretti a indebitarsi per acquistare semi e fertilizzanti per garantirsi un piccolo margine in più di produzione. Gli agricoltori del commercio equo e solidale possono chiedere fino al 60% di prefinanziamento del loro raccolto. A causa dei redditi molto bassi e incerti, i coltivatori di riso spesso non hanno i fondi per realizzare gli investimenti necessari per lo sviluppo delle loro imprese. Durante il periodo di semina, ad esempio, è necessario un duro lavoro manuale. Se potessero fare degli investimenti, potrebbero rendere il loro lavoro più semplice ed efficiente.

Nel periodo successivo al raccolto, si perde spesso il 10-30% del riso, a causa di tecniche e strutture inadeguate di immagazzinamento. A causa di questi fattori, i coltivatori di riso possono anche essere costretti a venderea basso prezzo, invece di attendere il momento più propizio. Fairtrade offre corsi di formazione per migliorare l’efficienza dei processi lavorativi. Allo stesso tempo, il Premio Fairtrade garantisce fondi che i coltivatori di riso possono investire in migliori attrezzature e impianti di immagazzinamento. Approfondisci

Riso e cereali: Le ultime news