Proiezioni economiche
Secondo la CEPAL (Comision economica par America Latina y el Caribe) e la Banca Mondiale si prevede che le economie dei paesi dell’America Latina e dei Caraibi saranno fortemente colpite dalla crisi generata dalla pandemia del coronavirus, dato che le misure di prevenzione hanno provocato una paralisi delle principali attività economiche.
La Banca Mondiale prevede che le regioni subiranno una recessione con una caduta del PIL regionale del 4,6% nel 2020 dal momento che si verificherà una caduta dei guadagni generati dai settori come il turismo, i servizi, il commercio e i trasporti così come delle rimesse che pesano molto nelle economie dei paesi. CEPAL prevede una riduzione delle esportazioni a causa della diminuazione dell’attività economica dei principali partner commerciali dell’America Latina e dei Caraibi (Stati Uniti, Europa e Cina). Allo stesso modo si avrà una caduta dei prezzi dei prodotti primari, l’interruzione delle catene di fornitura e il peggioramento delle condizioni finanziarie a livello mondiale che avranno un effetto sull’economia delle regioni. Si prevede inoltre una perdita dei posti di lavoro che può generare un forte impatto. La chiusura temporale e la sospensione delle attività danneggerà le micro, piccole e medie imprese che generano il 47% dei posti di lavoro e che potrebbero vedersi obbligate a chiudere o a licenziare i dipendenti. Inoltre, si registra un’alta percentuale di persone che lavorano nel settore informale e che non possono contare su nessun tipo di protezione sociale.
Situazione dei migranti
Nelle organizzazioni certificate Fairtrade, si stanno realizzando misure preventive contro la propagazione del virus tra i lavoratori migranti, e allo stesso modo si sta realizzando la distribuzione di alimenti per le famiglie. La CLAC sta elaborando materiali informativi in creolo che saranno distribuiti nelle piantagioni.
Situazione delle organizzazioni del commercio equo
La maggior parte delle organizzazioni certificate Fairtrade in America Latina ha preso le misure di prevenzione disposte dai governi di ciascun paese e continua a lavorare con meno personale e orari differenti nella raccolta e nella prepazione dei prodotti per l’esportazione. Molte organizzazioni stanno implementando il lavoro a distanza per la parte amministrativa. Le esportazioni stanno continuando in quasi tutti i paesi e per tutti i prodotti, però sono più lente a causa delle procedure richieste, alla disponibilità di container e per i problemi di trasporto locale. Ci sono difficoltà nel trasporto interno dovute alle restrizioni stabilite. Il settore più colpito è quello dei fiori, nel quale si registrano licenziamenti di lavoratori in Ecuador.
Prodotti
Caffè
Ci sono limitazioni per le operazioni sul campo, ma molti lavoratori stanno continuando a lavorare. Si sta lavorando a distanza per la parte amministrativa e c’è meno personale impiegato nei campi e nei centri di lavorazione. La raccolta del caffè si è ridotta a causa della mancanza di personale. Uno dei problemi di questo momento è che i produttori non stanno ricevendo assistenza perché i tecnici non possono muoversi verso i campi e i centri di lavorazione. La richiesta di caffè si mantiene alta ma ci sono problemi di spedizione poiché mancano i container o perché si sta dando priorità alla spedizione di cibo fresco. Gli uffici governativi hanno ridotto l’orario di lavoro e per questo motivo i processi di esportazione sono più lenti. Le organizzazioni sperano di mantenere i contratti con il proprio personale. Una delle risorse che si sta considerando a medio e lungo termine è quella di utilizzare il Premio Fairtrade come fondo per pagare il salario del personale. Nei Paesi del Sudamerica il raccolto sta iniziando: si espera di lavorare con raccoglitori locali che possono essere trasportati nelle piantagioni del caffè. Ci sono molte resitrizioni dovute al distanziamento sociale che ha costretto a ridurre gli orari di lavoro e la quantità di persone per turno. Questa modalità garantisce la salute dei lavoratori e dei produttori ma farà aumentare i costi di produzione.
In Centro America i Paesi hanno terminato il ciclo di raccolta 2019/2020 e i produttori si stanno focalizzando nel mantenimento delle coltivazioni e nella preparazione della prossima raccolta. La maggior parte delle organizzazioni ha già venduto il proprio caffè, non si riportano cancellazioni nei contratti e le consegne sono state fatte secondo quanto concordatotra le organizzazioni e i compratori. I prezzi attualmente sono in rialzo ma il mercato è molto instabile e questo comporta un rischio per le organizzazioni.
Cacao
Zucchero
Tutti i paesi stanno lavorando con restrizioni parziali o totali di mobilità e questo sta limitando le operazioni delle organizzazioni. C’è un impatto notevole dal momento che i produttori non hanno lavorato la canna e per questo non hanno liquidità. In alcune organizzazioni non c’è assistenza tecnica e non hanno potuto mantenere i controlli adeguati alla produzione. I contratti firmati all’inizio dell’anno si stanno mantenendo e non si registrano nuove vendite. Continuano le esportazioni in modo rallentato.
Nei Caraibi, è stato effettuato il 45% della raccolta. In Belize c’è stato un ritardo nella raccolta per cui finora si è arrivati al 40% del totale. Le organizzazioni a Cuba e in Giamaica hanno finito la raccolta e si stanno prendendo cura delle loro coltivazioni e aiutando le loro comunità in diverse aree, soprattutto con rifornimenti di cibo.
Banane
I costi di produzione aumentano a causa del distanziamento sociale che impone meno lavoratori nella piantagione e nei centri di confezionamento. La produzione di banane viene considerata essenziale per i mercati e le economie locali. Per questo, molti paesi produttori hanno stabilito speciali condizioni in modo che i lavoratori possano spostarsi nei campi e le organizzazioni non sono tenute a fare operazioni particolari. I produttori stanno utilizzando separatori di plastica per i lavoratori negli impianti, chiedono loro di utilizzare mascherine e hanno implementato altre misure preventive.
Uso del Premio Fairtrade
Nelle ultime settimane, molte organizzazioni Fairtrade hanno utilizzato parte del Premio per comprare cibo per i propri membri e per la popolazione più vulnerabile nelle proprie comunità. Alcuni hanno destinato dei fondi per un aiuto economico a persone anziane o dei gruppi più fragili che non possono lavorare a causa della pandemia, come abbiamo raccontato in Perù.