Incontro con il Presidente della Colombia sulla crisi del caffè

I leader della Colombia e di Fairtrade si sono incontrati giovedì 30 maggio per discutere sulle possibili vie d’uscita dalla crisi mondiale dei prezzi del caffè, che sta portando alla rovina milioni di contadini.

Freddy, coltivatore di caffè della Cooperativa de Caficultores de Manizales, Colombia

Il Presidente colombiano Iván Duque e il CEO di Fairtrade International Dario Soto Abril si sono impegnati a lavorare insieme affinché i 600.000 coltivatori di caffè della Colombia possano ottenere un prezzo più equo e guadagnare abbastanza per avere un tenore di vita dignitoso.
Il prezzo della varietà Arabica, che rappresenta circa il 60% della produzione globale di caffè, è crollato al punto da non coprire i costi di produzione, portando così in perdita le vendite di molti coltivatori.
“Oltre 70.000 coltivatori di caffè in Colombia ricevono il Prezzo Minimo stabilito da Fairtrade. Questo permette loro di sopravvivere alla crisi mondiale dei prezzi” ha dichiarato Soto Abril.
“Ma anche loro stanno lottando per poter mantenere un reddito dignitoso per sé e per le loro famiglie. Se i prezzi di vendita del caffè non miglioreranno, molti coltivatori convertiranno la loro produzione in colture illegali o migreranno altrove, alla ricerca di un futuro migliore.
L’industria del caffè, continuando a impoverire gli agricoltori, sta mettendo a rischio il suo stesso futuro”.
I due leader hanno parlato di come fare in modo che ai coltivatori arrivi una percentuale maggiore del prezzo pagato dai consumatori per il loro caffè. L’industria mondiale del caffè ora vale più di 200 miliardi di dollari all’anno, ma le entrate degli agricoltori – tenendo conto dell’aumento dei costi di produzione – sono in realtà diminuite.
“Il Presidente Duque è rimasto colpito di come Fairtrade lavori per ottenere condizioni economiche più favorevoli per i piccoli coltivatori di caffè e i lavoratori in tutto il mondo”, ha affermato Soto Abril. “Ecco perché negli ultimi anni siamo impegnati nello studio di un reddito dignitoso calcolato sulla base dei bisogni dei coltivatori e delle loro famiglie per un tenore di vita decente”.
Tutti giochiamo un ruolo importante per poter vincere l’attuale crisi globale del caffè“, ha concluso. “Sia le grandi compagnie, che devono pagare un prezzo più sostenibile ai coltivatori, sia noi consumatori, che dobbiamo pretendere una filiera più equa per il nostro caffè, se vogliamo continuare a berlo in futuro”.

Cosa fa Fairtrade

Fairtrade è l’unico marchio di certificazione che garantisce un Prezzo Minimo per il caffè. Le cooperative di caffè certificate Fairtrade attualmente ricevono $ 1,40 per libbra – circa il 40% in più rispetto all’attuale prezzo di mercato – o $ 1,70 per libbra per il caffè certificato biologico.
In più ricevono una somma di denaro ulteriore – il Premio Fairtrade – pari a $ 0,20 per libbra, di cui almeno il 25% viene investito in progetti per il miglioramento della produttività e della qualità del caffè.
Le cooperative investono il resto del Premio Fairtrade ricevuto in progetti che vanno dalle infrastrutture all’assistenza sanitaria per la comunità.
I produttori di caffè Fairtrade nel 2017 hanno ricevuto complessivamente un Premio pari a oltre 94 milioni di dollari.

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