Giornata Mondiale del Fair Trade per un futuro più giusto e sostenibile

La Giornata Mondiale del Fair Trade si celebra il secondo sabato di maggio per ricordare quello che fa questo movimento per combattere la povertà, lo sfruttamento e in sostegno degli agricoltori di Asia, Africa e America Latina nella lotta al cambiamento climatico.

Coltivatrici di cacao della cooperativa Cayat, in Costa D’Avorio. COPYRIGHT Mohamed Aly DIABATÉ.

Cos’è la Giornata mondiale del Fair Trade?

La Giornata Mondiale del Fair Trade è nata per porre al centro dell’attenzione le condizioni di vita e di lavoro di decine di migliaia di persone in diversi paesi (uomini, donne e a volte anche bambini) che lavorano duramente per poter guadagnare pochi centesimi per sopravvivere. E le conquiste e gli obiettivi che il movimento del fair trade ha raggiunto dopo più di 50 anni dalla sua nascita in tutto il mondo.
Il Fair trade ha sempre lavorato infatti per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei piccoli agricoltori e dei lavoratori, difendendo i loro diritti e rendendoli visibili all’interno dei meccanismi del commercio internazionale.
Il movimento del Fair Trade invita allora in questo giorno le persone a unirsi e a scegliere le alternative Fair Trade ai prodotti sul mercato, non solo in questa Giornata ma anche tutti i giorni dell’anno, quando facciamo la spesa. È attraverso questo gesto di acquisto e le nostre scelte che facciamo che possiamo appoggiare un commercio che si basa sul rispetto delle persone che stanno alla base della filiera.

Coltivatrici di caffè al lavoro. Fanno parte della cooperativa Garmindo, in Indonesia. COPYRIGHT NAPP / Denisyah Putra

Storia del Fair Trade

Il movimento del Fair Trade è nato negli anni ’60 negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi seguendo il motto “Trade not aid” ovvero “commercio non aiuto” per valorizzare e dare dignità al lavoro di milioni di piccoli agricoltori e lavoratori che coltivano alcune delle merci più scambiate al mondo come caffè, cacao, banane, tè, riso, zucchero, fiori, cotone. Dalle prime esperienze dei fondatori, il modello si è diffuso tra le organizzazioni di agricoltori e tra cittadine e cittadini che vogliono compiere scelte di acquisto coerenti con i loro valori. Attualmente ci sono quasi 2 milioni di agricoltori e lavoratori che aderiscono al sistema di certificazione Fairtrade che fanno parte di circa 1900 organizzazioni in Asia, Africa e America Latina.

Madhuri Gautam sta mettendo le etichette sui vestiti alla fabbrica Purecotz (TMC), Umbergaon, Gujarat, India. COPYRIGHT Ranita Roy / goodmessage.media/ Fairtrade

3 ragioni per partecipare alla Giornata mondiale del Fair Trade:

1. Il Fair Trade aiuta i più vulnerabili. La Giornata mondiale è un’importante opportunità per mettere al centro dell’attenzione la parità di genere e le condizioni di vita dei lavoratori.
2. Il Fair Trade mette la salute del pianeta al primo posto. Con il riscaldamento globale che affligge il pianeta, il modo in cui le aziende producono deve cambiare. E Fairtrade assicura che la produzione sia compatibile e rispettosa dell’ambiente.
3. La Teoria del cambiamento. Il focus del Fair Trade sono i lavoratori e i piccoli agricoltori. Siamo convinti che supportandoli, cambierà il sistema di disuguaglianza per un futuro più giusto in cui le comunità possano diventare più resilienti.

La Giornata mondiale del Fair Trade si celebra anche in Italia

In occasione della Giornata mondiale del Fair Trade, Fairtrade Italia organizza la Grande Sfida Fairtrade, un’iniziativa che mette insieme cittadine e cittadini ed esercizi pubblici che vogliono testimoniare il loro impegno per il rispetto dei diritti umani e ambientali lungo le filiere globali.
Come partecipare
1. Registra il tuo evento sul sito grandesfidafairtrade.it
2. Ricevi i materiali per addobbare la tua festa o il tuo locale
3. Alimenta la foresta Fairtrade: per ogni evento Fairtrade Italia ti invierà una cartolina con cui adottare un albero in Colombia, in collaborazione con Treedom.


Naturalmente la Giornata mondiale del Fair Trade si ricorda una volta l’anno ma tutti i giorni, facendo la spesa, possiamo scegliere di vivere in modo sostenibile acquistando prodotti che rispettano i diritti delle persone che li coltivano e lavorano.

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