Ambiente e Fairtrade: SDGs 6, 14 e 15

Continuiamo i nostri post del blog sul rapporto tra gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e Fairtrade. Questa volta ci focalizziamo su tre Obiettivi: il 6 (acqua pulita e sana), il 14 (la vita sott’acqua), il 15 (la vita sulla terra).
Consideriamo questi 3 obiettivi come collegati tra loro e parte del tema più ampio della vita sul nostro pianeta.
Alcune persone pensano che Fairtrade significhi soltanto migliori prezzi per i produttori. In realtà la sostenibilità ambientale è una parte essenziale dei nostri Standard e della nostra visione, per rafforzare sul lungo termine le comunità di contadini nel Sud del mondo. Secondo le Nazioni Unite, “milioni di persone, tra cui bambini, ogni giorno muoiono di malattie associate a una inadeguata fornitura di acqua, salubrità e igiene. La scarsità d’acqua, la poca qualità e l’inadeguato livello sanitario hanno un impatto negativo per la sicurezza alimentare, le scelte di vita e le opportunità educative per le famiglie povere del mondo”.

Sanificare l’acqua

L’accesso all’acqua pulita e a un livello sanitario decente può essere un problema per molti contadini e lavoratori, ma delle soluzioni esistono. Alcune organizzazioni hanno usato il Premio Fairtrade (una somma di denaro aggiuntiva pagata oltre al prezzo riconosciuto per i prodotti certificati Fairtrade) per costruire servizi igienici, pozzi e acquedotti per i loro soci e le comunità locali. Nella foto sotto, un pozzo alla cooperativa SCINPA, in Costa D’Avorio: questa organizzazione di produttori di cacao sta lavorando incessantemente per fornire acqua pulita a tutti i villaggi dove vivono i produttori.

Pozzo in Costa d'Avorio

© Sean Hawkey

Cambiamento climatico

L’uso dell’acqua e la resilienza al cambiamento climatico sono tra i  fattori critici per molti produttori Fairtrade. Tutte le coltivazioni necessitano di acqua per crescere e alcuni piccoli produttori lottano per adattarsi al cambiamento climatico, che può significare piogge eccessive (che portano alle inondazioni) o scarsità di pioggia (che porta alla siccità) rispetto ai cicli stagionali storicamente registrati nelle aree in cui le coltivazioni sono state iniziate. Fairtrade International ha implementato uno Standard per il clima che permette ai produttori di dare il loro contributo alla mitigazione del clima pur adattandosi a questo fenomeno.
Alcuni prodotti necessitano di acqua per essere trasformati. Le banane, ad esempio, hanno bisogno di essere lavate in più vasche diverse prima di essere esportate. Nelle imprese agricole di Asoguabo in Ecuador, utilizzano complessi filtri dell’acqua e sistemi di riciclo per minimizzare la quantità di acqua fresca utilizzata.
Anche il metodo “umido” per lavorare le bacche di caffè richiede un significativo volume di acqua e per questo molti produttori Fairtrade usano il metodo secco: le bacche vengono messe a seccare naturalmente sotto il sole, sparpagliate nei cortili o su rastrelliere. È un gran lavoro a livello manuale ma in questo modo viene utilizzata molta meno acqua. Qui vediamo Wilson Pedroso Lima e José Milton Bento, della cooperativa di produttori di caffè Coopasv in Brasile, che rastrellano il caffè mentre asciuga sotto il sole.

Asciugatura del caffè al sole. Coopasv, Brasile

© Didier Gentilhomme

Per quanto riguarda la vita sulla terra e sott’acqua, gli Standard Fairtrade prevedono controlli stringenti sull’uso dei pesticidi, sia per la sicurezza delle persone che devono utilizzarli sia per la protezione del suolo e delle risorse idriche. Molte organizzazioni di produttori Fairtrade sono anche certificati biologici e questo riduce ulteriormente i rischi di danneggiare la vita e la terra.

Lotta alla deforestazione

Il target più ambizioso dell’Obiettivo 15 riguarda la gestione sostenibile delle foreste, la lotta alla desertificazione, arrestare e invertire il degrado del suolo e fermare la riduzione della biodiversità. I produttori Fairtrade spesso piantano alberi diversi, insieme alle piante di cacao o caffè che coltivano: è un metodo comune per proteggere le loro aziende agricole e fornire cibo per il sostentamento della famiglia o da vendere ai mercati locali per un reddito aggiuntivo.
Tutti i 762 mila produttori di caffè Fairtrade sono piccoli produttori che coltivano un terreno in media poco più grande di un campo da calcio. Fairtrade ha fornito a molti di loro corsi di formazione sull’importanza di preservare la biodiversità e la qualità del suolo. Alcune cooperative hanno utilizzato il Premio Fairtrade per piantare vivai, con due propositi. Il primo è quello di assicurare la disponibilità costante di nuove piante di caffè, per mantenere in salute le aziende agricole; l’altro è quello di riforestare le aree che sono state spogliate degli alberi. Per diversi anni la cooperativa Norandino ha lavorato alla riforestazione di colline aride: nella foto Teodola García García e Erlinda García Jiménez si occupano degli alberi di pino in un vivaio situato nel villaggio di Cajas, vicino a Choco, nel nord del Perù.

© Danielle Villasana

Così, quando acquisti caffè, cioccolato, banane, tè o zucchero certificati Fairtrade non assaggi solo qualcosa di buono: puoi anche sentirti bene per l’impatto sul pianeta che questa produzione può avere rispetto a quella dei prodotti convenzionali.
 

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