112 giovani alla scuola sul cambiamento climatico

Irene è una dei 112 ragazzi da 41 organizzazioni certificate Fairtrade che ha partecipato alla Scuola di leadership per il cambiamento climatico.

Avviata in Bolivia, Nicaragua, Guatemala e Ecuador è una delle iniziative di Exchange, progetto regionale per l’Advocacy e la leadership sul cambiamento climatico.

“Mi sono formata come leader per affrontare il cambiamento climatico. È un problema molto grave per noi. Abbiamo anche imparato l’importanza della leadership nel nostro network, nelle nostre organizzazioni e come giovani ci siamo impegnati ad assumere nuove sfide, a prenderci cura dell’ambiente a ad avere una produzione biologica” dice Irene Huarachi Arcayne, produttrice dell’associazione nazionale dei produttori di quinoa (Anapqui) e rappresentante dei giovani nel network quinoa in Bolivia.

I partecipanti alla Scuola di leadership per il cambiamento climatico

“La scuola di leadership sul cambiamento climatico forma nuovi leader, consapevoli a livello ambientale che contribuiranno allo sviluppo delle economie locali, che lavorano per le nostre comunità per generare condizioni più favorevoli” dice Merling Preza, vice presidente del consiglio dei direttori della CLAC durante la presentazione della campagna “Piccoli produttori agricoli Fairtrade affrontano il cambiamento climatico”.

Questa campagna è parte del progetto Exchange che ha l’obiettivo di accrescere il riconoscimento dei contadini come protagonisti nel promuovere l’adattamento al cambiamento climatico e alle azioni di mitigazione.
Anche Irene ha partecipato allo sviluppo della campagna, raccontando attraverso un podcast la sua esperienza come produttrice di quinoa in Bolivia, che fa parte della serie “Lettere dalle donne contro il cambiamento climatico”.

“Attraverso questa iniziativa, ho imparato a gestire la mia paura di esprimermi in pubblico come donna. Mi sento molto orgogliosa di rappresentare il network dei giovani agricoltori in Bolivia. Ora è necessario adattarsi al cambiamento climatico: i produttori affrontano gelate, siccità e piogge in altri periodi rispetto agli anni precedenti”.

Irene Huarachi, coltivatrice di quinoa, Bolivia

Ha aggiunto che i giovani stanno condividendo tutto quello che stanno imparando con altri agricoltori e con le loro organizzazioni per sviluppare una produzione più salutare e amica dell’ambiente.
“Il focus è che possiamo esprimerci, avere voce in capitolo, guidare campagne, rendere le persone attente ai piccoli produttori agricoli perché affrontino questi gravi danni che sono stati provocati in anni recenti” dice Preza, che è anche general manager di Prodecoop, una organizzazione di produttori di caffè in Nicaragua.

I materiali della campagna saranno divulgati attraverso radio comunitarie, media digital e social network in 5 paesi (Bolivia, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Nicaragua) e sono disponibili nel canale youtube della Clac e su Spotify.

Il progetto Exchange è parte del programma per la cooperazione allo sviluppo, finanziato dal governo finlandese e dall’ufficio nazionale Fairtrade, implementato dal 2018 in coordinamento con 5 Paesi.

Ambiente: Le ultime news

  • Lo Standard del caffè ora include la normativa sulla deforestazione
    Lo Standard del caffè ora include la normativa sulla deforestazione
    Scopri di più
  • Le rose Fairtrade dal Kenya hanno un'impronta ambientale minore rispetto alle rose olandesi
    Le rose Fairtrade dal Kenya hanno un'impronta ambientale minore rispetto alle rose olandesi
    Scopri di più
  • Una sedia vuota: riflessioni su COP28
    Una sedia vuota: riflessioni su COP28
    Scopri di più