Cosa fate per contrastare il lavoro minorile?
Per Fairtrade i bambini vengono prima di qualsiasi altra cosa. Il lavoro infantile è assolutamente vietato dai nostri Standard. Ma cerchiamo di andare oltre i requisiti della certificazione per migliorare efficacemente le condizioni reali di bambini e giovani. Stiamo facendo formazione sul traffico di minori nelle aree dove è presente il rischio, affiancando i produttori per mettere in atto misure preventive specifiche. In caso di violazione dei requisiti previsti, vengono presi immediatamente provvedimenti per proteggere i bambini. Alle realtà dove sono state riscontrate casistiche di questo genere non solo è impedito l’accesso al sistema, ma viene fornito supporto per affrontarle. Inoltre discutiamo con bambini e giovani nelle comunità Fairtrade per proporre continuamente delle soluzioni che permettano di superare il problema.
Le donne beneficiano del sistema Fairtrade?
L’uguaglianza fra i generi è uno dei principi basilari del sistema Fairtrade. L’impatto sulle donne può essere percepito in diversi modi, direttamente o indirettamente. Nello specifico, le donne hanno beneficiato della politica di non discriminazione del sistema Fairtrade che impedisce a ogni produttore di essere discriminato sulla base della razza, del colore, del sesso, della religione, delle opinioni politiche, dell’estrazione e dell’origine sociale. Questo offre a un gran numero di donne l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro con un trattamento pari a quello dei maschi, senza dover temere di essere trattate ingiustamente o di guadagnare meno rispetto ai loro colleghi. In alcuni casi gli standard specificano che i salari devono essere pagati direttamente alle donne lavoratrici laddove pagare i mariti per il lavoro femminile è pratica comune.
Cosa fa il Fairtrade per l’ambiente?
Gli standard di Fairtrade obbligano a incrementare e sostenere le produzioni ecosostenibili e la conversione al biologico che meglio si adattano e riducono le emissioni di CO2. Inoltre prevedono l’OGM free, la tutela delle risorse naturali come acqua o foreste, e consentono di mantenere la biodiversità. I produttori Fairtrade compensano le emissioni di CO2 perché riducono l’uso di prodotti chimici, razionalizzando l’acqua e prestando attenzione agli sprechi. Hanno piani per proteggere le foreste, ripiantare alberi per evitare l’erosione dei suoli, riciclare materiale. Fairtrade incoraggia sempre i produttori a minimizzare l’uso dell’energia, specialmente quella derivata da fonti non rinnovabili.
L’aumento del mercato e la partnership con grandi aziende può andare a discapito dei vostri valori?
Il commercio equo all’inizio era un movimento carico di idealismo che secondo alcuni non si sarebbe mai sviluppato nei fatti. Oggi, 25 anni dopo, il sistema Fairtrade è arrivato a coinvolgere 1,6 milioni di agricoltori e lavoratori, organizzati in più di 1.240 gruppi in 75 Paesi del mondo. I produttori sono diventati parte integrante del sistema Fairtrade e rappresentano il 50 per cento della proprietà.
I produttori hanno imparato a concepire sé stessi come un tassello fondamentale nella crescita delle economie locali e nello sviluppo in senso più ampio e sono individui capaci di rafforzare le proprie azioni attraverso le organizzazioni di cui fanno parte. Per i produttori e per chi agisce al loro fianco sviluppare il mercato è essenziale per migliorare le loro condizioni di vita e quelle delle comunità.
Negli anni Fairtrade ha conquistato un ruolo di primo piano come partner affidabile delle aziende nello sviluppo di filiere sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale.
A questo proposito, secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e l’Agenda 2030 dell’ONU, le aziende private giocano un ruolo molto importante nel diminuire le disuguaglianze e nell’aiutare le persone a uscire da condizioni di povertà. Infatti, nella loro sfera di influenza e di attività, le aziende si trovano a dover operare scelte che riguardano i diritti umani e la salvaguardia dell’ambiente. È un lungo viaggio, e nient’affatto facile. Ogni giorno ci scontriamo con realtà che vedono oppressioni che durano da secoli, nessuna delle quali può essere risolta dalla mattina alla sera. Trovare il giusto punto di equilibrio della bilancia per il facilitare il commercio, promuovere lo sviluppo ed assicurare la conformità agli Standard Fairtrade è un compito tanto difficoltoso quanto arduo, che richiede un continuo miglioramento e una delicata sintonizzazione tra gli attori in gioco.
Crescere rimanendo integri significa sviluppare Fairtrade e tenere saldi allo stesso tempo tutti quei valori e quelle norme che sono parte di Fairtrade. La crescita non può mai essere a discapito di qualcun altro. Oggi più che mai siamo convinti che Fairtrade rappresenti la soluzione migliore per affrontare l’ingiustizia nelle relazioni commerciali e garantire il rispetto dei diritti delle popolazioni svantaggiate all’interno del commercio internazionale.