Gli studenti e il commercio equo: l'esperienza di Across

Gli studenti spesso nel fare la spesa guardano semplicemente al prezzo. Ma in una società abituata a questo tipo di modello di scelta, a risparmiare,  è fondamentale riuscire a diffondere un criterio diverso: sì perché scegliendo un prodotto rispetto a un altro non si compie semplicemente una scelta ma si esprime un “voto”.
Ovvero si sceglie di privilegiare aziende attente alla sostenibilità ambientale e sociale invece di altre più sensibili al risparmio dei costi. Ecco perché Across the University (Festival padovano organizzato da studenti per studenti) e Fairtrade si sono incontrati, riflettendo insieme sul valore del consumo critico, sulla storia e sul percorso dei prodotti che consumiamo, sulle modalità di produzione, sui costi economici, sociali e ambientali per le popolazioni locali e per gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo. Da questo incontro è nata l’idea della colazione equosolidale nel 2017 nell’ambito della Grande Sfida e del Fairtrade Free cocktail party, ad aprile 2018. Offrendo un cocktail con almeno un ingrediente Fairtrade, partecipando a un gioco che fa riflettere sui meccanismi di sfruttamento che si nascondono dietro i prodotti che acquistiamo, abbiamo dimostrato che è possibile diffondere tra i giovani la cultura del consumo critico.
Il nostro evento, grazie al contributo del progetto regionale Veneto Equo, ha proposto cocktail che si potevano gustare gratuitamente rispondendo alle domande dei nostri ragazzi vestiti da banana Fairtrade.

L’iniziativa, anche questa volta, è stata molto partecipata e apprezzata, sia da chi già conosceva Fairtrade, sia da chi è stato soltanto attirato dalla bella campagna comunicativa che è stata fatta per l’evento. A seguire, finito l’orario dell’aperitivo, si è svolto un dibattito sull’economia solidale, durante il quale si sono confrontati soggetti locali (come cooperative, botteghe del commercio equo), Fairtrade e Paolo Roberto Graziano, docente di Scienza Politica presso l’Università di Padova.

Il prezzo è importante

Abbiamo fatto un esperimento e aiutato i ragazzi a riflettere sul concetto di “prezzo”: davvero poco importa per loro il fatto che un prodotto costi poco? Davvero non importa se per arrivare nelle mani del consumatore finale quello stesso prodotto ha causato un forte impatto ambientale e lo sfruttamento dei lavoratori di tutta la catena produttiva, dalla materia prima alla lavorazione passando per il trasporto? Attraverso l’esperienza che abbiamo fatto all’interno del Festival abbiamo capito che i ragazzi hanno a cuore l’origine di quello che comprano.

2019 e oltre

Il nostro auspicio è quello di collaborare in maniera sempre più stretta con un’organizzazione internazionale come Fairtrade. Magari, se le tempistiche lo consentiranno, riproponendo la partecipazione alla Grande Sfida, per diffondere sempre di più il valore del consumo critico tra gli studenti, così da sperare in un futuro migliore, più equo e solidale per tutti.
Nicolò Alban, di Udu Padova, promotore di “Across the University Studenti Per”

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