Un altro tassello si aggiunge al lavoro che Fairtrade svolge per assicurare redditi più dignitosi ai produttori agricoli: un nuovo strumento permetterà di misurare su vasta scala quanto dovrebbero guadagnare per godere di condizioni di vita decorose.
Il calcolo del valore di redditi e salari dignitosi è un’attività che richiede tempo (molto) e ricerche sul campo (costose) in diverse aree geografiche. Per questa ragione fino ad oggi ha potuto riguardare solo una parte dei 1,7 milioni di contadini e lavoratori Fairtrade. Ora però c’è un modo più veloce, più economico e valido su ampia scala per arrivare a definire quei fondamentali “valori di riferimento” che mostrano quanto contadini e lavoratori dovrebbero guadagnare perché il loro reddito o salario possa essere definito “dignitoso”.
“Redditi e salari dignitosi variano da paese a paese, e tra città e aree rurali. È difficile comparare i risultati e verificare i progressi in mancanza di numeri affidabili, ottenuti dalla stessa metodologia di calcolo” ha dichiarato Wilbert Flinterman, consulente di Fairtrade International per i diritti dei lavoratori e le relazioni coi sindacati.
“I nuovi valori di riferimento rappresentano un passo importante nel percorso di Fairtrade verso il miglioramento dei salari e dei redditi dei contadini in giro per il mondo” ha dichiarato Flinterman, “Fino ad ora abbiamo lavorato a partire da studi molto dettagliati sul reddito dignitoso, basati sulla metodologia Anker, che comprendono sia analisi da remoto che raccolta diretta di dati in loco. I nuovi valori di riferimento non rimpiazzeranno integralmente gli studi Anker ma, fornendo una visione globale delle zone più suscettibili a redditi e salari bassi, permetteranno a Fairtrade di stabilire delle priorità di intervento”.