The clock is ticking!

A COP27, le Organizzazioni del commercio equo ripetono il loro urgente appello per soluzioni inclusive sul clima.

Victor Manuel Pineda Granados è agricoltore socio della cooperativa COCASJOL, in Honduras. Conta i danni provocati dal passaggio di Eta e Jota, gli uragani che hanno colpito il Centroamerica a novembre del 2020.

I leader globali devono rafforzare e accelerare i loro sforzi per applicare la due diligence sui diritti umani e ambientali nelle filiere, confrontarsi con l’ingiustizia nel commercio e assicurare che i meccanismi di finanza climatica raggiungano i piccoli produttori agricoli per ottenere un’azione climatica efficace ed equa prima che sia troppo tardi, come hanno avvertito le principali organizzazioni di commercio equo al mondo.

Nel position paper intitolato “The clock is ticking” e diramato all’inizio della 22° Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, conosciuta come COP27, Fairtrade, World Fairtrade Organisation (WFTO) e Fairtrade advocacy office (FTAO), hanno intensificato i loro appelli per la giustizia nel commercio e climatica, indicando le misure cruciali per raggiungere soluzioni climatiche eque e per chiedere di rafforzare gli impegni pubblici sul clima e ai principali attori del commercio globale di rispettare le loro promesse.

“Il commercio internazionale oggi non solo è uno dei principali responsabili del cambiamento climatico, ma determina anche elevati costi di gestione che interessano tutte le catene di approvvigionamento, incidendo sulla capacità degli agricoltori di rispondere alle catastrofi climatiche. Come Fairtrade chiediamo una partnership multistakeholder e un approccio collaborativo  per indirizzare gli sforzi che rafforzano la resilienza dei produttori e la capacità di gestire gli impatti negativi dei cambiamenti climatici” ha detto Sandra Uwera, Global CEO di Fairtrade International.

Con leader mondiali, delegati internazionali e attori della società civile che si stanno riunendo ora per COP27, Fairtrade e il movimento del commercio equo sono ancora una volta chiamati a ricordare loro il dovere di riparare agli errori globali che continuano a colpire in modo sproporzionato le comunità più vulnerabili del nostro pianeta e di realizzare un’azione climatica equa una volta per tutte”.  

I campi devastati dal passaggio degli uragani Eta e Iota in Honduras. ©Sean Hawkey

The Clock Is Ticking!

La COP27, che si terrà a Sharm El Sheikh dal 6 al 18 novembre, riunirà i leader mondiali e le principali parti interessate per discutere delle ambizioni della comunità internazionale in materia di clima e di un percorso per ricostruire in modo sostenibile dopo le devastazioni di COVID-19.

In questo contesto, il position paper del movimento del commercio equo invita i leader di governo e del settore privato a realizzare immediatamente gli obiettivi climatici:

  • rispettando l’impegno di 100 miliardi di dollari di aiuti per il clima promessi entro la fine del 2022;
  • garantendo che i finanziamenti per il clima vadano a beneficio dei piccoli agricoltori, delle piccole e medie imprese (PMI) e dei lavoratori, includendoli nella progettazione dei programmi climatici;
  • concordando regolamenti che affrontino le cause alla radice del degrado ambientale, come la deforestazione, sanzionando il mancato rispetto delle norme;
  • sostenendo gli agricoltori, le PMI e i lavoratori rispetto ai costi di adattamento e mitigazione;
  • rivolgendo un appello affinché “paghino prezzi equi ai piccoli agricoltori, alle PMI e ai lavoratori“.

“La sfida più grande per combattere il cambiamento climatico è cambiare l’attuale sistema economico che dipende dai combustibili fossili e dall’estrazione delle risorse naturali”, ha spiegato Leida Rijnhout, direttore esecutivo di WFTO. “Senza una reale responsabilità su ciò che fanno i grandi inquinatori, i modelli di business come quello delle PMI sono l’unica strada da percorrere”.

“I membri di WFTO stanno dimostrando che un’altra economia è possibile”, ha aggiunto Rijnhout. “Possono essere la forza trainante per raggiungere la giustizia climatica”.

I danni in Honduras dopo il passaggio di Eta e Iota, nel 2020. ©Sean Hawkey

Dare potere attraverso una finanza climatica inclusiva

Secondo Fairtrade, WFTO e FTAO, tra gli ostacoli persistenti che i piccoli agricoltori devono affrontare c’è la mancanza di un’assistenza finanziaria che permetta loro di mitigare e adattarsi con successo alle sfide climatiche. Infatti, le organizzazioni hanno notato da tempo che meno del 2% dei finanziamenti per il clima arriva ai piccoli agricoltori e che i criteri e le procedure di assegnazione dei meccanismi finanziari devono essere adatte ai piccoli produttori e alle loro organizzazioni, in modo che possano accedere ai finanziamenti disponibili e gestirli in modo non burocratico.

Inoltre, le organizzazioni del commercio equo e solidale esortano ancora una volta i governi e il settore privato a garantire che gli sforzi per il clima siano costruiti in modo inclusivo: i piccoli agricoltori e i lavoratori hanno una comprensione più ampia di come il cambiamento climatico influisca sul loro ambiente. Tale impostazione inclusiva, sostengono le organizzazioni, può contribuire a fornire indicazioni preziose su come gli agricoltori e le organizzazioni di produttori possono apportare i cambiamenti necessari per diventare più resilienti e più sostenibili attraverso le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, la riforestazione e l’arresto della deforestazione, il ripristino della salute del suolo per aumentarne il potenziale produttivo, limitando così l’espansione dei terreni agricoli in luoghi con un’elevata presenza di carbonio.

“È urgente sfruttare il potenziale dei piccoli agricoltori, produttori e artigiani di tutto il mondo per contribuire alla giustizia climatica e sociale”, ha dichiarato Jorge Conesa, direttore generale di FTAO. “Le grandi regioni consumatrici, come l’UE, hanno un grande potere e anche una grande responsabilità: devono essere all’altezza delle loro ambizioni climatiche, evitando di sabotarsi da sole perché non affrontano le pratiche commerciali abusive globali”.

 

Ambiente: Le ultime news

  • Lo Standard del caffè ora include la normativa sulla deforestazione
    Lo Standard del caffè ora include la normativa sulla deforestazione
    Scopri di più
  • Le rose Fairtrade dal Kenya hanno un'impronta ambientale minore rispetto alle rose olandesi
    Le rose Fairtrade dal Kenya hanno un'impronta ambientale minore rispetto alle rose olandesi
    Scopri di più
  • Una sedia vuota: riflessioni su COP28
    Una sedia vuota: riflessioni su COP28
    Scopri di più