Nuove soluzioni “green” per gli agricoltori: Fairtrade e Grow Ahead fanno squadra

Una nuova partnership tra le due organizzazioni fornirà ai piccoli produttori progetti di riforestazione per mitigare il clima.

Sullo sfondo della conferenza internazionale sul clima COP 26, Fairtrade e Grow Ahead hanno annunciato una nuova partnership per sostenere progetti di riforestazione (agroforestazione) nelle organizzazioni di produttori certificati, come impegno per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. L’obiettivo è anticipare la prossima legislazione dell’UE in merito alla deforestazione dei beni importati.


“Come ci ha chiarito il recente report “Fairtrade and climate change” la minaccia per i contadini e i lavoratori agricoli del nostro pianeta è reale e grave” ha dichiarato Dr. Nyagoy Nyong’o, Global CEO of Fairtrade International “è ora di smetterla di parlare e iniziare ad agire: con il nostro accordo andiamo esattamente in questa direzione”.

Victor Jules Raison – Progetto di piantumazione alberi Sankofa .

Ghana, il primo passo


Grow Ahead sta iniziando a raccogliere fondi per sostenere un progetto che riguarderà l’organizzazione di produttori di cacao Kuapa Kokoo in Ghana. Verranno piantati 150.000 alberi da legno e 30.000 alberi da frutto, riforestando 11,942 acri di terreno in un periodo iniziale di due anni.

Il progetto “Agroforestazione e cacao in Ghana” coinvolgerà 2.075 agricoltori di 25 comunità della municipalità di Offinso, con l’obiettivo di riforestare le aree agricole, per mantenere il microclima locale, e diminuire così l’impatto del cambiamento climatico sui coltivatori di cacao.

“Le comunità agricole e quelle indigene affrontano la crisi climatica in prima linea. Ne subiscono gli effetti in modo spoporzionato, ma stanno mettendo in pratica proattivamente dei modelli, come l’agroforestazione e l’agroecologia, che proteggono la biodiversità, rafforzano la salute del suolo, ripristinano l’acqua nelle aree e riducono le emissioni di gas serra” ha dichiarato Ryan Zinn, direttore esecutivo di Grow Ahead. “Le soluzioni che possono adottare i piccoli agricoltori sono efficaci, ma al momento sono ancora poco finanziate dai governi e dal mercato. Grow Ahead e Fairtrade stanno cercando di invertire questa rotta e supportare progetti di agroforestazione guidati dalle comunità. Se le risorse sono nelle mani degli agricoltori, si assicura più sovranità alimentare e sulla diffusione delle conoscenze per la salvaguardia delle persone e dei territori”.

Sean Hawkey – Tramonto su una piantagione di cacao

Secondo il recente studio “Fairtrade e il cambiamento climatico”, schemi metereologici sempre più estremi generati dal cambiamento climatico colpiranno severamente le produzioni agricole in regioni chiave, dall’Asia al Latino America. I produttori di banane nei Caraibi e e in America Centrale, ad esempio, dovranno affrontare stagioni meno piovose e temperature più estreme, mentre quelli del Sud-est asiatico e dell’Oceania un aumento del rischio di cicloni. I produttori di caffè del Brasile, America Centrale e sud dell’India registreranno presto degli aumenti dei picchi delle temperature insieme a siccità, con conseguenze sulla produzione di caffè Fairtrade. In Repubblica Dominicana e Perù, come in altre regioni dell’Africa Occidentale, i coltivatori di cacao dovranno affrontare periodi di caldo e siccità, mentre in Ghana orientale e Costa d’Avorio subiranno piogge più intense.


Supportare le iniziative di resilienza climatica portate avanti dagli agricoltori e dalle agricoltrici diventa essenziale per permettere a loro, che hanno contribuito meno di tutti gli altri alle emissioni globali, di proteggere gli ecosistemi locali e le loro comunità.


L’agroforestazione legata alle coltivazioni di cacao ha grandi vantaggi per la tutela della biodiversità, potenzia il benessere del suolo, il controllo del microclima, l’assorbimento della CO2, il controllo delle malattie delle piante, per generare reddito per gli agricoltori attraverso le vendite di prodotti Fairtrade e biologici, rafforzando la resilienza climatica.


Per Ryan Zinn: “Le comunità di piccoli agricoltori stanno producendo il cibo per la maggior parte del mondo (lavorano su 1/4 di tutti i terreni agricoli), e nel frattempo contribuiscono a raffreddare il pianeta. È ora di smetterla di investire nelle false soluzioni e puntare invece su iniziative guidate dal basso che affrontano le cause all’origine della crisi climatica, della fame e della povertà. Siamo entusiasti di collaborare con Fairtrade International per espandere questo impatto, piantando più alberi nei sistemi agroforestali e sostenendo più comunità di coltivatori di cacao in tutta l’Africa occidentale”.

“I piccoli produttori agricoli del nostro pianeta sono in prima linea nella crisi climatica globale”, ha concluso la Dott.ssa Nyong’o. “Ma lungi dall’essere vittime, essi rimangono parte integrante nello sviluppo di quelle soluzioni climatiche chiave che possono invertire il degrado ambientale e aprire la strada verso un domani più sostenibile. Questo è il senso della partnership”.

 

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