Bouquet misti per lo Standard dei fiori

Fairtrade International ha diffuso la versione rivista degli Standard per i fiori e la piante, un aggiornamento a cui devono rispondere gli operatori del circuito del commercio equo certificato, elaborato per rafforzare i benefici dei lavoratori delle aziende di coltivazione di fiori nei Paesi in via di Sviluppo e creare nuovi modelli di business.

Tra le novità più salienti, l’introduzione dei bouquet misti che uniscono i floricoltori del circuito Fairtrade a quelli italiani. Sarà infatti possibile, dopo un progetto pilota portato avanti con molto successo anche nel nostro Paese, vendere bouquet composti da fiori Fairtrade (che devono essere almeno il 50% del totale) e fiori coltivati localmente.

La maggior parte delle rose vendute anche nel nostro paese proviene dal Kenya, uno dei maggiori produttori di fiori al mondo, dove i lavoratori subiscono condizioni pessime e nessuna tutela, neanche per la salute.

Nelle aziende che operano nel circuito Fairtrade, invece, i fiori vengono coltivati impiegando la coltura idroponica, in substrati a circolo chiuso che consentono la razionalizzazione dell’acqua e dei fertilizzanti impiegati. I lavoratori hanno la garanzia di contratti di lavoro a tempo indeterminato, un contributo per la casa e la possibilità di organizzarsi in sindacati.

Un’altra importante novità è l’obbligo, per le piantagioni, di istituire dei corsi per prevenire le molestie sessuali e la violenza di genere sul posto di lavoro.

Dell’argomento ne abbiamo parlato anche nel nostro blog: https://www.fairtrade.it/it/prevenire-le-molestie-sul-lavoro-kenya/ e https://www.fairtrade.it/it/la-parita-le-donne-nella-produzione-fiori.

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