nuovo standard fairtrade per i piccoli produttori: i 4 cambiamenti chiave

Fairtrade International nei giorni scorsi ha pubblicato il nuovo Standard per i Piccoli Produttori, la norma che definisce i requisiti che le organizzazioni di piccoli coltivatori dei Paesi in via di sviluppo devono rispettare per essere certificate.
Si tratta di un aggiornamento dello Standard del 2011, con gli stessi obiettivi: promuovere la sostenibilità, rendere le organizzazioni più forti e inclusive, diffondere pratiche agricole migliori, proteggere l’ambiente e aumentare la resilienza al cambiamento climatico nell’ottica generale di rafforzare i benefici per i piccoli produttori e le loro comunità.

Un lavoro lungo due anni

Quasi il 90% dei produttori certificati nel sistema Fairtrade sono Organizzazioni di Piccoli Produttori: più di 1.100 cooperative e associazioni in America Latina, Africa e Asia che riuniscono quasi 1.500.000 agricoltori.
Sono stati necessari due anni di lavoro per raggiungere la nuova versione dello Standard,per raccordare diverse centinaia di proposte e poter consultare migliaia di stakeholders tra produttori, traders, consumatori, NFOs, PNs, ricercatori.
Le consultazioni di Fairtrade sono pubbliche e i workshop in tutto in tutto il mondo sono state uno scambio aperto e vitale, un processo solido e partecipativo: 50 incontri in 20 Paesi a cui hanno preso parte più di 1000 persone (di cui oltre 950 rappresentanti di quasi 500 organizzazioni di produttori). Il sistema ha inoltre potuto contare sul feedback di più di 300 stakeholders, di cui molti erano produttori certificati. Anche Fairtrade Italia ha coinvolto diversi importatori italiani che lavorano a stretto contatto per dare voce alla loro esperienza e agli input di miglioramento.
La versione finale dello standard è stata votata a Novembre 2018 dallo Standard Committee, organo decisionale di Fairtrade International che rappresenta egualmente produttori, trader e altri attori del commercio equo e assicura la congruenza delle azioni di Fairtrade.
Ecco i 4 concetti chiave su cui si concentra.

Primo: una vita dignitosa e sostenibile

Moltissime cooperative e associazioni di produttori certificate Fairtrade coinvolgono esclusivamente piccoli coltivatori e realtà a conduzione familiare, che non fanno ricorso a lavoratori dipendenti costantemente durante l’anno. Alcune altre invece includono come soci anche realtà più grandi (ad esempio per raggiungere volumi di produzione minimi che permettano loro di esportare, oppure per avere maggiore stabilità produttiva e instaurare relazioni commerciali durature con i clienti). Con l’obiettivo di aumentare l’accento e la partecipazione dei coltivatori su piccola scala e familiari, Fairtrade ha innalzato la soglia a 2/3 e richiede inoltre che i 2/3 del prodotto Fairtrade sia conferito dai piccoli produttori. Per evitare pesanti squilibri all’interno delle organizzazioni certificate, è stato inoltre introdotto un limite di 30 ettari alle dimensione delle coltivazioni.

Gli agricoltori di Sonomoro (Perù) frequentano un corso per imparare strumenti di resilienza al cambiamento climatico. Copyright TransFair e V.

Secondo: rispondere agli effetti del cambiamento climatico e proteggere l’ambiente

Fairtrade ha inserito nuovi requisiti più stringenti per identificare i suoli a rischio di erosione e per migliorare l’utilizzo dell’acqua. Il tema della deforestazione è stata rinforzato, con nuovi requisiti sulla protezione della vegetazione delle aree tutelate e altri ecosistemi che permettano lo stoccaggio della CO2, e la messa in pratica di misure che prevengano la deforestazione. Altri requisiti riguardano la riduzione degli erbicidi, la gestione attenta dei fitofarmaci e la richiesta di migliorare la fertilità del suolo come possibile.

Terzo: lavoratori dipendenti, uguaglianza di genere e empowerment

Il nuovo standard ha rafforzato i requisiti sulle condizioni di lavoro e sulla salute e sicurezza sul lavoro, rendendoli obbligatori per qualunque socio che abbia più di 10 lavoratori dipendenti.
I requisiti fondamentali degli standard su lavoro minorile, lavoro forzato, libertà di associazione, divieto di discriminazione e gestione sicura dei fitofarmaci rimangono sempre validi per i lavoratori dipendenti presso tutti i produttori indipendentemente dalla loro dimensione. Fairtrade introduce nel nuovo Standard la possibilità di sviluppare una politica di genere con l’obiettivo di aumentare la partecipazione attiva ed eguale delle donne nelle aziende agricole.

Workshop sulla pianificazione del Premio presso l’Asociación Integral de Productores Orgánicos Capura (Bolivia).

Quarto: uso del Premio

Il Premio Fairtrade è uno strumento unico per le organizzazioni di piccoli produttori, per portare sviluppo economico e sociale sostenibile tra i loro soci, nelle loro famiglie e nelle comunità circostanti.
La sua unicità è anche legata al fatto che sono i produttori a decidere autonomamente come utilizzarlo per rispondere al meglio alle proprie necessità. Per supportare il processo decisionale, il nuovo Standard Fairtrade richiede alle organizzazioni di fare una analisi del primo anno di certificazione, per identificare le aree prioritarie con l’obiettivo di supportare meglio le scelte future di utilizzo del Premium. Oltre a questa novità, Fairtrade mette a disposizione delle Best Practice, raccolte dalle cooperative e in linea con la Strategia sul reddito dignitoso di Fairtrade.
Vengono inoltre introdotti controlli e meccanismi di contrappeso nella governance delle organizzazioni e un comitato di sorveglianza sull’attività dell’organizzazione, che condivida, ad esempio, i risultati dei controlli di FLO Cert con i soci e assicuri una totale trasparenza sulla gestione del Premio. In questo modo, i consumatori e le aziende partner potranno ricevere più informazioni sull’impatto delle loro scelte di acquisto. Anche le associazioni di coltivatori potranno beneficiare dalla maggiore trasparenza e dallo scambio di buone pratiche
Buona lettura e un grazie speciale a tutte le organizzazioni che hanno partecipato alla consultazione e continuano a lavorare insieme a noi.
Laura Ruggeri
Licensing and product certification officer Fairtrade Italia

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