Il potere del Premio Fairtrade

Gli agricoltori Fairtrade e i lavoratori hanno guadagnato più di mezzo miliardo di euro in Premio Fairtrade negli ultimi 5 anni da spendere in progetti a loro scelta. Ma come fanno a decidere esattamente come spendere il Premio? Che priorità hanno? E qual è l’impatto a livello più profondo che provoca nelle loro vite?
L’istituto di ricerca francese LISIS ha analizzato i dati sul Premio Fairtrade  e ha approfondito la situazione di 5 organizzazioni di produttori certificati attraverso visite in loco, interviste e corsi di formazione con il management delle organizzazioni, i contadini e i lavoratori. Sono state prese in considerazione sia cooperative che piantagioni e la ricerca ha abbracciato diverse tipologie di produzioni in Africa e America Latina: due organizzazioni di piccoli produttori in Perù (cacao/caffè e banane), una in Ecuador (banane), un’unione di cooperative in Costa d’Avorio (cacao) e una piantagione di fiori in Kenia.

Jose Victor, un coltivatore di cacao delPeru, beneficia di una maggiore produttività e di un uso più efficiente dell’acqua grazie a un sistema di irrigazione acquistato con il Premio Fairtrade. © Luca Rinaldin

La maggior parte del Premio viene speso in servizi per i contadini e lavoratori, seguiti da investimenti sulle cooperative

Tra il 2011 e il 2016, le organizzazioni hanno scelto di spendere:

  • il 52% dei loro fondi in servizi per i contadini e i lavoratori: pagamenti in contanti, strumentazione agricola, fertilizzanti o prestiti;
  • il 35% per rafforzare le cooperative: miglioramento dei processi dell’impresa, costi di ufficio, finanziamenti e formazione per la dirigenza e per i dipendenti;
  • il 9% in progetti per la comunità in ambito sanitario e per le infrastrutture educative, acqua e servizi igienici o progetti ambientali.

Le borse di studio e i servizi sanitari sono stati i più apprezzati secondo le persone intervistate. Alcuni sono riusciti a realizzare economie di scala. Per esempio, in Kenia sono state acquistate grandi quantità di fornelli efficienti poi rivenduti  ai lavoratori a prezzi scontati. Il Comitato per la gestione del Premio ha acquistato inoltre un pezzo di terra e ne ha venduto delle porzioni ai lavoratori a circa un terzo del prezzo di mercato. Per i lavoratori non sarebbe stato possibile altrimenti possedere la terra.
La cooperativa produttrice di banane in Ecuador ha lavorato con il Network regionale dei produttori per costruire una fabbrica di biofertilizzanti, compost e altri prodotti. I contadini risparmiano acquistandoli ad un prezzo più basso di quello di mercato e possono eventualmente rivenderli all’esterno per generare ulteriore reddito. Dalla riduzione dei contaminanti ha tratto beneficio anche l’ambiente.

Linet partecipa a una formazione per lavoratori del settore dei fiori in Kenya, che riguarda le modalità di gestione e decisione sull’uso del Premio Fairtrade. © Ola Höiden

Il “come” è importante tanto quanto il “cosa”

Uno degli obiettivi di Fairtrade è l’autodeterminazione dei piccoli produttori e dei lavoratori. Prendere decisioni riguardo al modo di utilizzare il Premio Fairtrade è sia l’opportunità che la responsabilità più importante delle organizzazioni di produttori. Durante i controlli si verifica che le organizzazioni di produttori Fairtrade abbiano elaborato un piano di sviluppo annuale, approvato dall’Assemblea generale dell’organizzazione. Nelle piantagioni, i lavoratori devono istituire un Comitato di gestione del Premio Fairtrade e avere un conto bancario separato con diversi intestatari per gestire i fondi. Al di là di quello che viene richiesto dagli Standard Fairtrade, ciascuna organizzazione decide come coinvolgere i propri membri nel creare il proprio piano di sviluppo. Per esempio, molte grandi organizzazioni di cacao del Costa D’Avorio hanno organizzato un preciso sistema di collegamento per raccogliere suggerimenti da parte dei gruppi di contadini all’interno delle cooperative che poi vengono portati a livello di coordinamento.
Secondo lo studio, tanto più i contadini e i lavoratori sono coinvolti nei processi decisionali rispetto all’uso del Premio, tanto più ciascun piano di utilizzo corrisponderà alle reali priorità dell’organizzazione. Ancora di più: i ricercatori suggeriscono che il rafforzamento dei processi di gestione del Premio favorisca la creazione delle strutture necessarie a rendere l’organizzazione più efficiente nei confronti dei propri membri.

Abbiamo cominciato come semplici lavoratori e ora siamo leader

Al di là degli stessi fondi e dei progetti che essi supportano, il Premio Fairtrade offre ai contadini e ai lavoratori l’opportunità di acquisire competenze ed esperienza in posizioni di responsabilità. I lavoratori delle piantagioni di fiori del Kenia che sono membri del Comitato di gestione del Premio Fairtrade ricevono formazione sulla gestione amministrativa e finanziaria e organizzano incontri per raccogliere input e prendere decisioni. Come uno degli intervistati ha detto “Abbiamo cominciato come semplici lavoratori e ora siamo leader”.
Il Premio Fairtrade può servire come investimento strategico per le cooperative di contadini, per diventare attori più competitivi sul mercato. La cooperativa peruviana di banane ha dato priorità agli investimenti infrastrutturali finanziando un centro di stoccaggio. Inoltre ha speso i fondi del Premio per fornire suggerimenti agricoli ai membri, visto che migliorare produttività e qualità è fondamentale per aumentare le  vendite. Come ha detto uno degli intervistati “Il Premio è il motore dello sviluppo organizzativo. Senza quello non sarebbe possibile.”I ricercatori hanno fatto notare che finanziare con il Premio questo tipo di spese invece di utilizzare le entrate correnti è un rischio per l’organizzazione, tuttavia  questi investimenti hanno senso  se fanno parte di un piano strategico per accrescere le competenze a lungo termine e il reddito.

Il Premio Fairtrade viene speso anche per scavare un pozzo situato fuori della scuola di Chinangwa in modo che i bambini possano accedere all’acqua potabile. Kasinthula Cane growers Association, Malawi. Copyright Fairtrade Foundation

I produttori sono sponsor delle loro comunità

Un aspetto importante del Premio è il fatto che i contadini e i lavoratori vengono visti come benefattori delle loro comunità. E questo li rende orgogliosi e  resilienti, al contrario dei progetti di cooperazione internazionale. In questo contesto, anche gli investimenti in educazione sono particolarmente apprezzati perché possono beneficiarne tutti i bambini, non solo i figli dei contadini o dei lavoratori, e hanno un effetto domino nella comunità.

Bambini del villaggio di Asuadai, Ghana, possono usare i computer acquistati grazie al Premio. Copyright Kate Fishpool

Più partecipazione, più trasparenza

Lo studio individua indicazioni e buone pratiche  per accrescere il coinvolgimento e la trasparenza nell’uso del Premio Fairtrade. Ad esempio, suggerisce di separare le strutture decisionali, come già richiesto nel caso delle piantagioni. Inoltre, i lavoratori impiegati nelle piccole aziende agricole devono essere più integrati nelle decisioni riguardanti il Premio e beneficiarne direttamente e ci sono alcuni esempi di cooperative in cui questo già succede. Cose come mettere il logo Fairtrade sugli oggetti acquistati con il Premio può aiutare ad aumentarne la visibilità e a mostrare dove stanno andando i fondi.
Da questo studio abbiamo capito meglio quanti diversi tipi di impatto può avere il Premio Fairtrade, che aumenta ad ogni acquisto di un prodotto certificato.
Mentre le specifiche uscite del Premio possono essere differenti a seconda delle scelte dei produttori, l’obiettivo comune a tutti noi è quello di incoraggiare i contadini e i lavoratori a prendere il controllo del loro futuro e a costruire da soli i propri mezzi di sussistenza in modo sostenibile.
Per maggiori informazioni è possibile consultare lo studio  e le nostre risposte
Traduzione e adattamento dall’inglese a cura dell’Ufficio comunicazione di Fairtrade Italia
 

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