Fairtrade è solidale con i sindacati

L’idea della Festa del Lavoro è nata dalla lotta degli operai statunitensi alla fine del XIX secolo, che hanno fatto sciopero e sono andati in piazza per rivendicare un giorno lavorativo di otto ore. Si sono resi conto che riunendo insieme uomini e donne che lavorano avrebbero potuto avanzare collettivamente le loro richieste per un posto di lavoro equo e giusto.
Il secolo successivo ha visto un rapido aumento delle classi e dell’influenza dei sindacati nei paesi industrializzati. Di conseguenza, i diritti dei lavoratori, i diritti sindacali e i diritti civili sono stati fortemente rafforzati, in particolare in Europa. Per una buona ragione i sindacati si definiscono le persone che hanno inventato il weekend.

LE UNIONI SINDACALI

Oggi, purtroppo, i sindacati nei Paesi sviluppati stanno lottando per mantenere la loro appartenenza, dato che le loro conquiste sono spesso date per scontate. Anche nei Paesi in via di sviluppo, i sindacati stanno lottando, ma per motivi diversi. Basta sfogliare l’indice annuale ITUC Global Rights per vedere che in molti paesi i lavoratori non hanno la libertà di organizzarsi e che i sindacati non possono operare senza interferenze o repressioni.
La discriminazione nei confronti dei sindacati colpisce i lavoratori in tutto il mondo. Ma l’impatto è più duro dove le persone vivono in povertà e non hanno altre prospettive di lavoro. I lavoratori agricoli nei paesi in via di sviluppo sono particolarmente vulnerabili. Secondo un rapporto di ILO, chi lavora nelle coltivazioni è spesso privato dell’associazione e della contrattazione collettiva. I contadini sono particolarmente in pericolo perché non sono adeguatamente protetti dalla legge e i meccanismi per promuovere la loro voce collettiva sono insufficienti.

LE SFIDE

Un’altra sfida per i paesi in via di sviluppo è la mancanza di risorse. I sindacati sono organizzazioni di lavoratori indipendenti originariamente basate sugli strati popolari, dipendenti dai contributi dei lavoratori. È difficile raccogliere le quote sindacali da parte dei lavoratori che hanno bisogno di ogni centesimo per sbarcare il lunario. Molti sindacati dei Paesi in via di sviluppo semplicemente non sono dotati di risorse adeguate per essere controparti efficaci in negoziati collettivi con datori di lavoro potenti. Questo, in parte, spiega perché in settori come l’agricoltura e la produzione tessile, i salari sono rimasti molto bassi.
Fairtrade International è solidale con il movimento sindacale. La nostra missione è migliorare la vita dei lavoratori e siamo convinti che questo non possa essere realizzato senza organizzazioni di lavoratori forti nel rappresentarli.
 
Il post originale è stato pubblicato sul blog Medium Fairtrade. Traduzione e adattamento: Ufficio comunicazione Fairtrade Italia.
Nella foto di Nathalie Bertrams
: George Dunu, agricoltore di Volta River Estates Ltd. (VREL), una piantagione banana certificata Fairtrade in Ghana.
 

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