Dolce Pasqua con Fairtrade
Anche quest’anno decine di deliziose proposte realizzate con cacao acquistato nel rispetto delle persone e dell’ambiente
Continua a leggereScopri i vantaggi eco-sostenibili della dieta sostenibile e dell’alimentazione vegan e come questi possano aiutare a ridurre il nostro impatto ambientale.
Non mangiare carne salverà il nostro pianeta da un eccessivo surriscaldamento? Sembrerebbe di sì, a giudicare dalle più recenti stime sull’impatto ambientale della produzione di cibo a livello globale che ammonta a 17 miliardi di CO2 l’anno. La rivista Nature Food ha pubblicato una ricerca di un gruppo internazionale di esperti, con la partecipazione della FAO di Roma: si è tenuto conto delle emissioni dei tre principali gas serra (anidride carbonica, metano e protossido di azoto) e il risultato è che il 29% delle emissioni è causato dalla produzione di alimenti di origine vegetale, il 57% dagli allevamenti, il restante 14% dai prodotti non destinati all’alimentazione come gomma e cotone. Considerati questi ritmi, a fronte di una crescita della popolazione mondiale e dell’aumento dell’impatto del cambiamento climatico, riconsiderare i nostri stili di vita diventa un obbligo e di sicuro una dieta a regime vegetariano o vegano può sicuramente contribuire a ridurre questo impatto.
Per dieta sostenibile si intende quel tipo di regime alimentare che riduce l’impatto sull’ambiente e, aggiungiamo noi, anche sulle persone. Tra le diete sostenibili, si annovera anche quella Mediterranea, patrimonio Unesco, ma soprattutto la vegetariana e vegana: la coltivazione di cereali e legumi, l’allevamento non intensivo degli animali per la produzione di latticini e uova, riduce notevolmente l’impatto prodotto sull’ambiente rispetto ad un tipo di alimentazione onnivora che attinge all’allevamento intensivo.
Quindi ci sono molti motivi per cui basare la propria dieta sugli alimenti di origine vegetale è sostenibile:
Gli alimenti di origine vegetale infatti sono più ricchi, tra l’altro, di:
1. Fibra alimentare che migliora lo stato di salute del nostro intestino;
2. Grassi “buoni”: quelli di origine vegetale contenuti nella frutta a guscio, nei semi oleosi, nell’olio extravergine di oliva;
3. Fitocomposti, prodotti dalle piante per difendersi ed esercitare altre funzioni importanti e che sono positivi per la salute umana.
Ecco perché negli ultimi anni anche l’industria alimentare si è attrezzata per rispondere alla sempre più pressante domanda di alternative vegetali alla carne.
In Italia infatti, quasi una persona su 10 è vegetariana o vegana, secondo gli ultimi dati ed è quindi aumentata la richiesta di prodotti a base vegetale. Una nicchia molto promettente è quella degli affettati e dei burger vegani, che ora utilizzano anche le spezie Fairtrade. Accanto all’attenzione per la scelta di materie prime sane, ai processi di lavorazione che mantengono integre le caratteristiche organolettiche del prodotto, si caratterizzano per la scelta socialmente sostenibile di utilizzare ingredienti Fairtrade. In questo caso generano un Premio Fairtrade che viene distribuito tra i coltivatori di spezie dello Sri Lanka: serve per migliorare le loro strade, rendere le loro coltivazioni più resistenti ai cambiamenti climatici, investire nel diversificare le colture. Ecco perché la scelta degli affettati vegan certificati Fairtrade non fa la differenza solo per chi acquista questi prodotti ma anche per chi coltiva i loro ingredienti. Scopri le nostre ricette vegetariane e vegane che contribuiscono a un mondo più sostenibile.