Consumo critico: cosa si intende, come è nato e come è cambiato
Scopri con Fairtrade il significato di Consumo Critico, la sua origine e come adottare un approccio critico al consumo nella nostra vita quotidiana.
Continua a leggereEssere d’accordo con il rispetto della natura e delle persone non basta: ogni giorno, attraverso piccole e grandi scelte possiamo adottare uno stile di vita che traduce i nostri valori in gesti concreti.
Ti sei chiesto tante volte cosa significa vivere in modo sostenibile? Vorresti sapere quali sono i gesti concreti e le scelte che puoi fare per contribuire ogni giorno a preservare il nostro ambiente, che è la nostra casa, e le persone che lo abitano? Vuoi davvero iniziare a praticare uno stile di vita sostenibile ma non sai da che parte cominciare?
Ecco 8 indicazioni pratiche e concrete da cui partire che potrai applicare fin da subito e magari condividere anche con altre e altri: è vero, siamo una goccia nel mare ma tante gocce fanno un oceano…
Certo, noi a Fairtrade crediamo molto che i piccoli gesti possano fare la differenza per le persone e per l’ambiente. Quando fai la spesa al supermercato, scegli prodotti sostenibili per le persone e l’ambiente come quelli certificati Fairtrade, in particolare prodotti che sono gli ingredienti della nostra dieta quotidiana e che vengono da Africa, Asia e America Latina come le banane, il caffè, il cioccolato, il tè. Potresti farne a meno? Se la tua risposta è no, cerca i prodotti sostenibili Fairtrade e contribuirai a migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone che li coltivano.
Controlla le etichette dei prodotti che vorresti acquistare: la lista degli ingredienti, la presenza o meno di additivi e coloranti.
Cerca la certificazione del biologico (la foglia verde che contraddistingue i prodotti). Oltre a nutrirti con un cibo più sano, contribuisci a sostenere un tipo di agricoltura che preserva l’ambiente e lo arricchisce di biodiversità, e non lo inquina.
Tanti prodotti certificati Fairtrade sono anche biologici e questo contribuisce ancora di più a sostenere i nostri agricoltori nella diversificazione delle colture, nella lotta al cambiamento climatico, nelle buone pratiche di salvaguardia ambientale.
Per i prodotti che vengono coltivati e lavorati localmente, privilegia l’acquisto diretto dai produttori, attraverso i mercati locali. O, ancora meglio, vai direttamente dall’agricoltore vicino casa, conoscilo, chiedigli di farti vedere come coltiva frutta e verdura o come alleva i suoi animali.
L’ambiente ti ringrazierà, perché avrai abbattuto i costi di trasporto, e anche il produttore locale ti sarà grato perché riceverà direttamente i benefici economici senza disperderli nella lunga catena della distribuzione.
Molto spesso i prodotti che acquistiamo sono pieni di imballaggi che aiutano a conservarli meglio lungo la filiera. Ma questo ha un costo in termini ambientali dovuto alla produzione, ai materiali impiegati, al riciclo, non sempre possibile, di questi materiali.
Molti punti vendita mettono a disposizione prodotti con poco imballaggio o addirittura sfusi. Si possono acquistare servendosi dei propri contenitori o in sacchetti di carta che sono meno impattanti e più facilmente riciclabili.
5. Limita il consumo di carne
L’allevamento animale intensivo (in particolare di bovini e di suini) è responsabile di circa il 15% delle emissioni di gas serra nel mondo, secondo i dati della Fao, causa sofferenza agli animali e ha pesanti conseguenze sull’ambiente, come la deforestazione. Se aumentiamo il consumo di carne, il nostro pianeta non reggerà. Se proprio vuoi mangiare carne, rivolgiti agli allevatori locali e cerca allevamenti estensivi, possibilmente bio. Se invece hai già scelto un’alimentazione vegetariana o vegana, puoi provare gli affettati veg con spezie certificate Fairtrade che, oltre a rispettare gli animali, migliorano la vita dei coltivatori.
La plastica che utilizziamo si disperde in forme molto più sottili di quelle che possiamo vedere. In particelle così piccole (le cosiddette microplastiche) che penetrano addirittura a livello cellulare e che sembra interferiscano con il nostro organismo. Senza contare quella che viene gettata nell’ambiente e che deturpa le nostre strade e i nostri parchi ma anche le acque dei fiumi e degli oceani.
Quindi meno plastica utilizziamo, meglio è, sia per la nostra salute sia per l’ambiente. Sostituiamo i nostri contenitori per la conservazione degli alimenti con quelli in vetro e controlliamo la composizione dei nostri vestiti per accertarci che non siano presenti materiali che derivano dalla plastica come nylon, poliestere, acrilico ed elastan.
L’industria della moda ha un impatto notevole sull’ambiente e sulle persone. Basti pensare che per la sola produzione di vestiti si consumano 63 miliardi di mq d’acqua all’anno e che l’industria della moda è responsabile del 10% delle emissioni a livello globale causate dalla produzione e dalla distribuzione. Ma ha una ricaduta importante anche sulle persone che lavorano nei diversi passaggi della produzione di abbigliamento: dalla coltivazione delle materie prime al confezionamento.
Acquistare continuamente nuovi capi (la cosiddetta “fast fashion”) alimenta solo lo sfruttamento delle persone e dell’ambiente. La moda etica e i comportamenti responsabili sono invece il modo migliore per ridurre il nostro impatto.
Non solo per la tua igiene personale (ormai sappiamo tutti che fare la doccia chiudendo il rubinetto tra la fase di insaponatura e quella del risciacquo ci fa risparmiare tanta acqua… oppure quando ci laviamo i denti) ma anche per le incombenze domestiche è importante fare attenzione a questa risorsa così importante.
Raccogliamo l’acqua di risciacquo delle verdure e quella piovana per irrigare i fiori. Possiamo utilizzare l’acqua sporca dopo il lavaggio dei pavimenti e delle superfici al posto dello sciacquone del wc…
Raccogliere l’acqua e riutilizzarla è molto facile, basta fare un po’ di attenzione!
Visto? Sono solo alcuni gesti concreti e atteggiamenti che possiamo attuare nella nostra quotidianità per dare il nostro piccolo ma fondamentale apporto ad un mondo più sostenibile, aperto agli altri e all’ambiente e, insieme a Fairtrade, contribuire a quella giustizia sociale e climatica a cui tutte e tutti aspiriamo!