Alejandra, Rosa e le altre donne per il clima

In Honduras, le ragazze stanno facendo rinascere la coltura del cacao piantando un milione e mezzo di alberi come risposta al cambiamento climatico e costruendo la più grande fabbrica di cioccolato della regione.

Nel cuore di Copán, in Honduras, tra le rovine dei Maya e luogo d’origine del cacao, la nuova fabbrica di cioccolato Xol sta già diventando operativa e impiega 20 giovani donne. La fabbrica è stata costruita grazie a 3 milioni di investimento di Premio Fairtrade da parte della cooperativa certificata Fairtrade Coagricsal e grazie a un loro progetto visionario di piantumazione di più di 1 milione e 200 mila alberi di cacao e di altri 300.000 mila che servono a fare ombra alle piante.

Rosa Maribel Cortes, Julibee Portillo, Alejandra Lemus, Julissa Medina e Sandra Buezo. Lavorano alla fabbrica del cioccolato Xol in Honduras. Xol chocolate è un marchio della cooperativa certificata Fairtrade COAGRICSAL. ©Sean Hawkey

Che cosa fare per il cambiamento climatico?

Il progetto è iniziato per rispondere al problema della siccità e delle malattie che il cambiamento climatico ha portato alla coltura del caffè. Marlene Soriano, l’amministratrice della cooperativa, spiega che “i soci continuano a patire enormi perdite nel settore del caffè, causate dal fungo della ruggine, da piogge irregolari, da prolungati periodi di siccità. Tutti fattori direttamente connessi al cambiamento climatico. Abbiamo capito che abbiamo bisogno di diversificare per non dipendere solo dal caffè e il cacao può crescere in molti posti in cui il caffè invece soffre.

Il cacao è più resistente ai cambiamenti del clima e i prezzi di mercato sono più stabili. Per i nostri contadini,  rappresenta un futuro più stabile e migliore anche sul fronte climatico”.

Rosa Maribel Cortes, Julibee Portillo, Alejandra Lemus, Julissa Medina e Sandra Buezo. ©Sean Hawkey

La risposta sta nel cacao

Per questo motivo Coagricsal ha inaugurato un progetto di vivai per le l’innesto di piante di specie particolari, finanziato in parte dal Premio Fairtrade: i contadini hanno investito in questo progetto anche una parte del denaro ricavato dalle vendite Fairtrade.

Ora, cinque anni dopo aver piantato il loro primo lotto di alberi, è iniziato il raccolto.
È una risposta sorprendente al cambiamento climatico ma forse è ancora più straordinario che, nel contesto culturale dell’America Centrale iper machista, la fabbrica Xol sia gestita e mandata avanti da giovani donne.

Il sistema Fairtrade incoraggia le cooperative ad avere fiducia nelle donne, a dare loro potere decisionale e a collocarle in posizioni di responsabilità. Marlene Soriano dice che Coagricsal ha sempre preso in seria considerazione questo aspetto e che il risultato si vede: aumento della produttività, stabilità e un comportamento migliore da parte degli uomini.

Quando le donne sono responsabili, c’è un modo di parlare meno sessista e una modalità di relazione diversa. Tutte le donne impiegate vengono da famiglie locali che hanno lavorato tradizionalmente nel mondo del caffè e sono parte della cooperativa.

Alejandra Lemus lavora alla fabbrica del cioccolato Xol, in Honduras. ©Sean Hawkey

Alejandra

Alejandra Lemus, 24 anni, è responsabile della produzione nella fabbrica. Guida un gruppo di altre ragazze incaricate della produzione di liquore di cacao e di tavolette in un enorme capannone immacolato. “La cooperativa esporta grandi quantità di cioccolato e di fave in sacchi e container, spiega, ma ora offriamo la lavorazione per tutti i tipi di liquore al cacao che richiedono i clienti e siamo già pronti a esportare in ogni parte del mondo.

Stiamo inoltre lavorando tavolette e cioccolato speciale per l’esportazione e per il mercato nazionale. Stiamo vendendo qui con il marchio Xol ma produciamo anche per altri marchi”. Alejandra e alcune donne si sono formate come cioccolataie e confidano di poter rispettare gli standard di marchi Belgi e Svizzeri.

Un cioccolato di alta qualità

Il controllo di qualità inizia nel laboratorio di degustazione guidato da Sandra Buezo che ha partecipato a un corso di formazione come esperta di lavorazione e analista sensoriale. “Il cacao inizia il suo percorso dalle aziende agricole quando ancora non è fermentato, dalla polpa.

Poi noi controlliamo qui il processo di fermentazione. La maggior parte del cacao che coltiviamo è della varietà Trinitaria ibrida. Abbiamo innestato più di un milione di alberi, ha un ottimo profilo di gusto e gli alberi innestati hanno il vantaggio di partire da una specie forte.

Abbiamo molti tipi di cacao tradizionale locale che ha anche un eccellente profilo di gusto. Fermentandolo qui, abbiamo la garanzia che non abbia difetti e possiamo ottenere il migliore gusto possibile per il cioccolato”.

“Offrire alle donne la possibilità di assumere posizioni di responsabilità e prendere seri provvedimenti nei confronti del clima non è solo buono per noi, dice Alejandra Lemus. È un bene per le nostre famiglie e comunità, è un bene per tutti”.

Fairtrade aiuta le donne a partecipare in modo paritario alle imprese agricole, a guadagnare stipendi più alti e a conquistare una posizione di rilievo. 

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