Il cambiamento climatico minaccia la sopravvivenza delle api

La concentrazione di gas serra ha raggiunto livelli mai riscontrati prima. Come risultato, le temperature del mare e della terra sono cresciute di più di un grado rispetto all’epoca preindustriale e le precipitazioni sono diventate più aggressive e imprevedibili. Anche se c’è consapevolezza delle difficoltà rappresentate dal cambiamento climatico per larga parte della popolazione, le emissioni di carbonio continuano ad aumentare, senza segnali significativi di cambiamento.

L’impatto concreto del cambiamento climatico ha reso la produzione agricola a macchia di leopardo e, in particolare per l’apicoltura in America Latina, l’incertezza delle temperature e la variazione del tasso di umidità comporta precipitazioni irregolari, assenti o in eccesso. Questi fenomeni colpiscono il ciclo di vita dei fiori, la produzione di miele come anche le condizioni fisiche e la salute delle api.

Apicoltori di COADAP, un’organizzazione certificata Fairtrade del Guatemala.

Gli apicoltori, custodi dell’ambiente

Per esempio, alcune fioriture che producono miele sembrano nelle loro condizioni normali, mentre altre no; altre fioriture possono schiudersi più tardi, per periodi più brevi o possono essere senza nettare. Per la forte dipendenza tra qualità dell’ambiente e produttività delle api che richiedono di nutrirsi dei fiori (sia all’interno delle coltivazioni che nella vegetazione spontanea) gli apicoltori sono diventati dei “sensori umani”, che monitorano il paesaggio e i cambiamenti dei parametri ambientali. Di conseguenza, i produttori hanno hanno implementato alcune misure per concorrere alla riduzione dei problemi che affliggono l’apicoltura. Ad esempio, progetti di riforestazione, semina di fiori adatti alla produzione di miele all’interno del loro habitat naturale, l’alimentazione delle api (per mantenere la popolazione durante la fioritura) e il nomadismo degli alveari verso zone dove sono presenti le fioriture.

Un problema globale

Tuttavia, a causa dell’enorme area di pascolo delle api (circa 2800 ettari), i risultati di questi sforzi sono sfortunatamente non sufficienti. Per lavorare in direzione della stabilità climatica, è richiesto l’impegno in tutti i contesti in cui vivono le api nel pianeta e in particolar modo verso un accordo globale tra nazioni sul cambiamento climatico.
 
 

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