Fridays for future: il cambiamento climatico raccontato dai produttori

Il movimento Fairtrade aderisce ai Fridays for future e scende in piazza in tutto il mondo accanto agli studenti per chiedere urgenti interventi per arrestare la crisi climatica che mette a repentaglio la vita di milioni di agricoltori, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Non ci stanchiamo di sottolineare che proprio loro sono le vittime di un fenomeno cui hanno contribuito solo in minima parte. Proprio loro subiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici senza essere dotati di strumenti adeguati per affrontarli. Proprio loro devono ulteriormente sopportare i costi di un adattamento pur non guadagnando abbastanza per provvedere alle necessità produttive e soprattutto delle loro famiglie.
Voce agli agricoltori
La crisi climatica sta davvero colpendo gravemente la produzione globale di cibo. Gli agricoltori del sistema Fairtrade come Ebrottié in Costa D’Avorio, Zeddy in Kenya e Teresa in Nicaragua, ne soffrono gli effetti, dovendo lavorare di più anche se guadagnano meno e danneggiando le loro comunità.
Ecco che cosa significa, dalle loro stesse parole, la crisi climatica per i contadini che lavorano in tutto il mondo.
Quest’anno abbiamo sofferto carenza di cibo a causa del riscaldamento globale
Ebottié Tanoh Florentin, un coltivatore di cacao del Costa D’Avorio, parla degli effetti della crisi climatica per le famiglie di coltivatori di cacao. “Il cambiamento climatico è un problema globale. Noi contadini ci occupiamo delle sue conseguenze tutti i giorni. Per esempio, quest’anno abbiamo sofferto la mancanza di cibo a causa del surriscaldamento. La produzione è diminuita e questo colpisce l’economia. La gente ha coltivato meno e ha ricevuto meno soldi. Quindi tutti noi abbiamo sofferto delle conseguenze negative del clima che impattano sull’ambiente e sulla nostra economia. Ci sarà mancanza di cibo a causa dell’aumento delle temperature dal momento che, prima, c’erano le foreste, le piogge cadevano regolarmente e le stagioni erano più definite. Era facile. C’erano quattro stagioni. Ora invece non sappiamo mai quando dovremmo piantare e quando no. Il cambiamento climatico ha un impatto sulle coltivazioni che si traduce in minor guadagno e disponibilità di cibo. C’è anche mancanza di forza lavoro perché le aziende agricole del cacao non sono più redditizie. I giovani che prima lavoravano con noi non vengono più. Il contadino è lasciato solo con la sua famiglia e subisce problemi economici, fa fatica a mantenere la produzione a causa degli effetti negativi del clima. Quelle sono le difficoltà che ora affrontiamo”.

Temiamo una produzione bassa di caffè in futuro
Zeddy Rotich, una coltivatrice di caffè del Kenya, spiega come Fairtrade l’ha aiutata a darsi da fare a livello locale di fronte alla crisi climatica.
“Il cambiamento climatico ci sta incidendo molto perché l’andamento delle condizioni atmosferiche è cambiato. Temiamo una bassa produzione di caffè in futuro . Ma grazie a Fairtrade abbiamo ricevuto formazione sul cambiamento climatico e la stiamo mettendo in pratica. Tuttavia, abbiamo ne bisogno più che mai perché dobbiamo formare altre persone che non sono consapevoli del cambiamento climatico. Abbiamo bisogno di altri tre vivai in modo da poter coltivare altre piante di caffè”.

Siamo responsabili dell’erosione della nostra terra
Teresa Riviera Palaciosa, una coltivatrice di caffè del Nicaragua, invita tutte le comunità di produttori del mondo a organizzarsi in cooperative e a prendersi cura dell’ambiente; a non bruciare le foreste, a liberare la terra e ad inquinare l’acqua e a non usare prodotti chimici proibiti che sono dannosi per i consumatori, gli animali e l’ambiente. I prodotti chimici inoltre uccidono gli organismi del suolo e portano all’erosione. “Siamo responsabili dell’erosione della nostra terra. A volte pensiamo così di migliorare la produzione e invece col tempo il terreno smette di essere produttivo del tutto. Così, se tutti i piccoli produttori si organizzano in cooperative, ne trarremo un beneficio e realmente valorizzeremo il mondo che Dio ci ha regalato”.
I disastri climatici colpiscono più duramente i contadini emarginati
Questi agricoltori, che sono coloro che meno hanno contribuito alla crisi climatica, non devono essere lasciati da soli ad affrontarne le conseguenze. Questo è il motivo per cui stiamo alzando la voce per conto dei contadini Fairtrade nel mondo il cui prossimo futuro è a rischio.
Puoi aiutarci condividendo questo messaggio di Ebrottié, Zeddy e Teresa su Facebook, Twitter o Instagram per dimostrare che il cambiamento climatico è un’emergenza per i piccoli produttori nel mondo.
 

Ambiente: Le ultime news

  • Lo Standard del caffè ora include la normativa sulla deforestazione
    Lo Standard del caffè ora include la normativa sulla deforestazione
    Scopri di più
  • Le rose Fairtrade dal Kenya hanno un'impronta ambientale minore rispetto alle rose olandesi
    Le rose Fairtrade dal Kenya hanno un'impronta ambientale minore rispetto alle rose olandesi
    Scopri di più
  • Una sedia vuota: riflessioni su COP28
    Una sedia vuota: riflessioni su COP28
    Scopri di più