COP28: stanchi di parlare della giustizia climatica? Sì e no!
La crisi climatica deve trovare risposta anche in questo contesto di crisi, dice Juan Pablo Solis, Senior Advisor clima e ambiente di Fairtrade International.
Continua a leggereAgnes Chebii ha iniziato a lavorare 20 anni fa in una piantagione di rose. Madre di quattro figli, oggi è a capo di molti lavoratori. Ciò che prima era impensabile ora è normalità, grazie a Fairtrade.
Agnes Chebii è una donna forte, dai mille talenti! Da più di 20 anni lavora nell’azienda Fairtrade ‘Karen Roses’ in Kenya, e oggi che ne ha 41 è madre di quattro figli, guida una squadra di 30 lavoratori, presiede il comitato per la parità di genere e dirige il coro formato dai dipendenti dell’azienda.
Quando ha iniziato a lavorare a Karen Roses nel 1998, non immaginava che un giorno, in quanto donna, avrebbe assunto questo ruolo. Ha visto la differenza che fa Fairtrade e come è cambiato il lavoro in azienda dopo la certificazione.
Mentre in passato erano principalmente gli uomini a fare carriera, oggi l’intera forza lavoro ha l’opportunità di ottenere promozioni. Le posizioni aperte sono comunicate pubblicamente e ogni dipendente può candidarsi.
È così che è iniziata la carriera di Agnes Chebii. Grazie ai fondi del Premio Fairtrade, ha potuto partecipare a corsi di formazione e migliorare le sue competenze. Oltre a quelli sulla sicurezza e sul management, ha anche frequentato dei corsi sul tema della parità di genere, che le hanno permesso di compiere il passo successivo: diventare presidente del ‘Comitato per la parità di genere’ di Karen Roses.
Molte organizzazioni del sistema Fairtrade hanno istituito dei comitati per rispettare i requisiti di uguaglianza di genere stabiliti negli standard di certificazione Fairtrade.
“In passato”, afferma Agnes, “le molestie sessuali sia a casa che a lavoro erano frequenti. Grazie alla politica di genere di Fairtrade, la situazione è cambiata.
Oggi, i membri del Comitato esaminano le denunce che vengono fatte, verificano con tutti i soggetti coinvolti e, se le accuse sono confermate, prendono le misure appropriate che possono portare fino alla risoluzione immediata del rapporto di lavoro”.
La vita delle lavoratrici, ma anche delle donne dei villaggi che vivono intorno a Karen Roses, è decisamente cambiata. Se prima della certificazione Fairtrade le donne rispettavano la tradizionale divisione dei ruoli, ora difendono i loro diritti con convinzione:
“Le donne nella nostra comunità hanno capito che possono fare tutto ciò che fanno gli uomini. Guardami: ero una semplice operaia, oggi sono formata e lavoro in una posizione di leadership”.
Il più grande orgoglio di Agnes sono i suoi quattro figli. Con il Premio Fairtrade, tutti hanno potuto frequentare una buona scuola elementare.
Evans è il suo primogenito e studia giornalismo alla Mount Kenya University, cosa che non sarebbe stata possibile senza una borsa di studio finanziata dal Premio Fairtrade.
Il modo in cui utilizzare il Premio viene deciso dal Comitato per la sua gestione di Karen Roses eletto democraticamente da tutti i dipendenti. Oltre alle borse di studio, il Premio è stato utilizzato per finanziare la costruzione di case per i lavoratori.
Non solo durante le ore di lavoro ma anche nel tempo libero Agnes Chebii è impegnata a favorire la buona convivenza nella sua comunità. Dirige il “Karen Roses Choir“, grazie al quale i lavoratori coltivano la loro passione cantando insieme.
Il coro e l’edificio in cui si fanno le prove sono stati resi possibili dai fondi del Premio Fairtrade.
La scritta sulla maglietta indossata da Agnes durante le prove del coro comunica più di mille parole:
“Cantare in sintonia con Fairtrade, cantare in armonia con il commercio equo”.