Dolce Pasqua con Fairtrade
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Continua a leggereFairtrade lavora in molte regioni con un rischio riconosciuto di lavoro minorile perché ci rendiamo conto che sono i luoghi in cui il nostro lavoro è più necessario, supportando contadini e lavoratori nel costruire vite migliori grazie al commercio. Gli studi mostrano che il lavoro minorile è molto diffuso nella produzione di canna da zucchero in molte parti del mondo, inclusi i paesi dell’America Centrale come l’Honduras. Il Guatemala e il Messico. Ma scarseggiano i dati, rendendo difficile per i governi e i fornitori dell’industria sviluppare delle politiche efficaci per contrastarlo. I piccoli produttori di canna da zucchero in Belize stanno investendo tempo e risorse per individuare e rispondere a questo rischio nelle proprie comunità. Uno studio, messo a punto grazie agli sforzi di BSCFA (Belize Sugar Cane Farmers Association) e commissionato da Fairtrade International intercetta il punto di vista e l’esperienza di più di 300 tagliatori di canna da zucchero in un’età compresa tra i 14 e i 28 anni e offre moltissime informazioni pratiche per le organizzazioni di produttori, l’industria dello zucchero e il governo del Belize.
Con un approccio innovativo, la ricerca è stata condotta e analizzata dai giovani in veste di supervisori all’interno del programma di BSCFA per ridurre e rimuovere i rischi di lavoro minorile, nell’ambito del Sistema di valutazione e di soluzione basato sull’inclusione dei giovani. che Fairtrade International ha promosso a livello globale con i Network dei produttori fin dal 2012. Alcuni dei giovani controllori sono stati per primi tagliatori di canna da zucchero e la loro esperienza ha contribuito a costruire le interviste, a raccogliere i dati e a stendere il report, arrivando a produrre una ricerca unica fatta dai giovani, sui giovani e per i giovani. Fra i punti chiave della ricerca, lo studio ha rilevato che più della metà di coloro che sono stati intervistati ha iniziato a tagliare la canna tra i 12 e i 15 anni, 14 anni – l’anno in cui i bambini completano l’istruzione di base – è l’età media. La ricerca non chiarisce se i ragazzi abbiano cominciato per imparare un mestiere, ma di sicuro è una competenza trasmessa dalla famiglia e di cui si occupano soprattutto i maschi.
In Belize, la legge nazionale permette ai bambini di lavorare nella produzione della canna dall’età di 14 anni. Ma gli Standard Fairtrade bandiscono l’impiego di bambini sotto i 15 anni e proibiscono il lavoro classificato come pericoloso dalla Convenzione 182 dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) sotto i 18. Finché la canna da zucchero verrà tagliata con il machete, che l’ILO ha classificato come uno strumento di lavoro pericoloso, questo metodo sarà proibito anche dagli Standard. Qualsiasi violazione degli Standard Fairtrade rilevata da questo studio, infatti, è stata presentata alle organizzazioni di produttori interessate, in linea con la Policy di Fairtrade International per la protezione dei bambini e degli adulti vulnerabili.
Lo studio ha mostrato che il 99% dei tagliatori di canna intervistati ha completato per lo meno l’istruzione di base fino ai 14 anni; alcuni hanno finito la scuola secondaria e pochi hanno raggiunto il diploma. Vista la scarsità di opportunità lavorative per i giovani, la produzione di canna da zucchero è la principale fonte di reddito in Belize. Gli intervistati dicono di essere pagati in linea con il salario minimo nazionale ma più della metà dichiara che il proprio lavoro non offre un dignitoso sostentamento. I suggerimenti principali proposti dai ricercatori e dalle persone coinvolte in tutte e tre le organizzazioni di produttori propongono corsi di formazione sul lavoro minorile per chi si occupa del reclutamento e per gli stessi coltivatori di canna e per tutti l’uso di equipaggiamenti di protezione. Le organizzazioni di produttori dovrebbero diffondere e far crescere la consapevolezza sul lavoro minorile nel taglio della canna, lavorando con l’industria dello zucchero per stabilire la definizione di lavoro minorile pericoloso e di lavoro leggero accettabile per presentarli al governo del Belize e spingerlo a colmare la differenza tra il salario minimo e la convenzione ILO.
Lo studio dimostra come le piccole organizzazioni di produttori di zucchero del Belize stanno diventando protagoniste nel combattere direttamente il lavoro minorile, facilitare la ricerca di condizioni di vita dignitose per i giovani e offrire consigli che vengano dai giovani stessi. Si stanno impegnando a diventare esperti di diritti umani, lavorando dall’inizio della catena di fornitura e in partnership con l’industria, incluse le aziende e il governo. Fairtrade continuerà a supportare i loro sforzi per eliminare il lavoro minorile inaccettabile e creare prospettive e condizioni di lavoro migliori per i giovani, costruendo un futuro più solido per loro stessi e le loro comunità.
(Traduzione a cura dell’Ufficio comunicazione di Fairtrade Italia)