In 40 mila per la Grande Sfida Fairtrade 2022
Nel week end dal 13 al 15 maggio oltre 40.000 persone hanno celebrato Fairtrade, attraverso 170 eventi in tutta Italia, in occasione della Giornata mondiale del commercio equo.
Continua a leggereIl sistema internazionale Fairtrade mira a lavorare con gli agricoltori e i lavoratori che producono beni Fairtrade per affrontare la sfida posta dal mercato etico: attribuire potere ai produttori significa condividerlo con loro.
Fairtrade International ha due organi di governo principali: l’Assemblea Generale e il Consiglio di Amministrazione.
L’Assemblea per il 50% è composta dai rappresentanti dei produttori Fairtrade e per il restante 50% da quelli delle Organizzazioni Nazionali Fairtrade ufficiali (come Fairtrade Italia) che educano i consumatori, i rivenditori e le imprese nei paesi nei quali i prodotti sono venduti. L’assemblea nomina il consiglio di amministrazione, composto da quattro rappresentanti dei produttori, quattro organizzazioni nazionali Fairtrade e tre esperti indipendenti.
In Fairtrade International, i produttori dei paesi in via di sviluppo e il personale (dai paesi consumatori) collaborano nell’affrontare questioni estremamente impegnative:
Naturalmente, riconoscere il ruolo dei produttori richiede di più che invitarli semplicemente al tavolo decisionale: ciascun rappresentante dei produttori lavora a nome di tutti quelli del proprio continente.
Ci sono più di 1,6 milioni di produttori sparsi per 75 paesi: significa che i rappresentanti hanno bisogno di tempo, risorse, formazione, supporto tecnologico, trasporti e di comprendere ciò che i loro elettori vogliono. Allo stesso modo, i produttori chiedono risorse per selezionare e comunicare con il loro rappresentante.
Potenziare veramente ciascuno dei tre network di produttori regionali – America Latina, Africa, Asia / Pacifico, significa anche garantire che tutti abbiano voce – che i rappresentanti non solo esprimano le preoccupazioni dei piccoli produttori o dell’associazione dei lavoratori, ad esempio, ma che le diverse posizioni vengano portate al tavolo decisionale.
Stranamente, Fairtrade International è quasi il solo ad adottare questa buona pratica.
Un recente studio di 33 organizzazioni di certificazione volontaria dimostra come – al massimo – solo il 25% delle organizzazioni di certificazione riserva anche un seggio per un rappresentante produttore. Due terzi non menzionano nemmeno l’intenzione o il proposito di includere i produttori nella governance!
Quando si vede un’etichetta, un marchio o un’indicazione, bisogna chiedersi: “Chi decide che cosa è “giusto”?” Prendere in considerazione il ruolo dei produttori nella governance è un criterio importante per decidere quali etichette sostenere.
Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul blog di Fairtrade America ed è qui riprodotto per gentile concessione di Elizabeth A. Bennett. Traduzione e adattamento: Ufficio comunicazione Fairtrade Italia.
Nelle foto di Miriam Ersch: l‘Assemblea generale riunisce i rappresentanti delle organizzazioni nazionali e dei network di produttori ed è l’organo decisionale più alto in Fairtrade. Dal 2013 i produttori hanno la metà dei voti, dando ad agricoltori e lavoratori pari voce in tutte le principali decisioni.