Sono molti anni che la cooperativa Chico Mendes – Modena lavora con i produttori di noci: dall’anacardio alle noci dell’Amazzonia, fino alle noci del Cile.

Ogni anno visitiamo i produttori per la stipula dei contratti, per verificare direttamente le condizioni della produzione, le problematiche locali e la logistica degli invii, così da avere uno sguardo diretto sull’evoluzione delle organizzazioni produttive.

In questi ultimi due anni ho potuto constatare che sono molte e sempre di più le donne che lavorano con le noci in tutta l’America Latina, segno che, seppure a piccoli passi, questo settore sta camminando nel giusto senso di marcia.

Bella Villareal e la produzione di noci in Cile

Si chiama Bella Villarreal, è l’anima dei produttori delle noci del Cile certificate Fairtrade della valle di Illapel. Dapprima come tecnico poi come gerente, è riuscita a costruire e dare sostenibilità ai produttori di noci di questa valle, che iniziarono a lavorare in una sorta di capannone improvvisato sul terreno di un socio al bordo della strada che collega Illapel a Santiago e che questo 2016 inaugureranno la loro nuova fabbrica.

Una sfida tutta in salita, ma senza dubbio un gran risultato per chi aveva come prospettiva solo la vendita del proprio prodotto alle grandi imprese di esportazione.

Tereza, Rejane e Cleonide nel nordest Brasiliano

Tereza invece lavora quotidianamente appoggiando Copacaju nella produzione ed esportazione di anacardi per il commercio equo dal Cearà, nel nordest brasiliano. A formare la cooperativa sono i produttori di colonie nate con l’occupazione di terre incolte e latifondi improduttivi da parte del Movimento Sem Terra (MST).

Tereza era una giovane pensionata e impiegata di banca, ma ha deciso di rimettersi in gioco trasformando questi piccoli produttori in impresari autonomi, con una loro dignità e con un reddito assicurato.

Saranno certificati tra qualche mese grazie anche all’aiuto di un’agronoma, Regiane, un’altra ragazza giovane del Piauì.

Fare l’agronoma in queste regioni del Brasile ed essere anche giovane è una bella sfida, ed è donna anche la presidente di Copacaju, Cleoneide, che ha accompagnato la prima ispezione di FLO CERT a cui ho partecipato, con l’emozione di una studentessa prima di un esame.

Sono sicura che ce la faranno, e da giugno avremo i loro primi anacardi certificati Fairtrade.

Feliciano e dona Francisca

Francisca per la difesa dei territori indigeni in Bolivia

Francisca è la presidente dei raccoglitori di noci dell’Amazzonia di Air Muije, in Beni, nell’Amazzonia boliviana. Sono comunità indigene Tacana che da qualche anno si sono organizzate per commercializzare il loro prodotto certificato Fairtrade sottraendosi alla schiavitù economica degli intermediari.

E’ un lavoro durissimo: i territori di raccolta sono nella foresta, ad ore ed ore di sentiero a piedi dai centri abitati e dai magazzini, serve quindi un lavoro di logistica ben coordinato e po’ di clemenza da parte del clima, per poter organizzare la lavorazione con le fabbriche e l’esportazione, poiché qui sono all’ordine del giorno le piogge intense, le inondazioni, l’interruzione delle comunicazioni stradali, telefoniche, elettriche, ecc.

Con un passato da dirigente della sua comunità, Francisca ha alle spalle diverse lotte combattute per la difesa dei territori indigeni; non è più giovane, ma è saggia e prudente e sa cosa vuol dire amministrare con onestà e parsimonia i pochi fondi disponibili. Dopo le ultime due gestioni economiche, non proprio all’insegna della trasparenza da parte di due gerenti uomini, tutti i soci di Air Muije hanno deciso di cambiare direzione contando su una donna: “Basta continuare a fidarci, dobbiamo puntare su una persona onesta che conosciamo bene”, ed ecco fatta la scelta.

A volte penso che abbiamo ancora tanto da imparare anche noi che veniamo da paesi per così dire sviluppati. Così quest’anno ho avuto tanti e buoni motivi per rallegrarmi nel mio consueto e faticoso viaggio verso e con i produttori.

Forse in parte sarà per il fatto che anche io sono una donna?

Nella foto in alto: Francisca, presidente della cooperativa Air Muije insieme ad alcuni lavoratori appartenenti alla comunità indigena Tacana in Beni, Amazzonia boliviana.

Nella foto centrale: dona Francisca e Feliciano.