Un messaggio dalle Fair Trade Towns

“Il cambiamento non arriva dalla politica, dalle grandi organizzazioni, ma deriva da tutti voi: voi avete la passione, l’amore, la convinzione, la competenza e il potere per far sì che questo cambiamento avvenga”. È questo il messaggio che ha lasciato Bruce Crowther, padre e ideatore della campagna Fair Trade Towns a tutti i partecipanti all’undicesima Conferenza internazionale che ha raggruppato persone da tutto il mondo in qualche modo coinvolte in azioni concrete per la diffusione del commercio equo.
Quest’anno, per la prima volta, ad ospitare la conferenza internazionale sono state 4 diverse città (Saarbrücken, Metz, Lussemburgo e Treviri), che per una fortunata congiunzione geografica si trovano ad essere a pochi chilometri di distanza, ma in tre nazioni differenti: Germania, Francia e Lussemburgo.
Sono stato li, a Saarbrücken, dal 14 al 17 settembre in rappresentanza di Fairtrade Italia per seguire le evoluzioni di questa campagna che da anni sta coinvolgendo le amministrazioni locali, regionali e nazionali. Un’occasione per rincontrare cari amici della galassia Fair Trade, dai colleghi di altre organizzazioni a produttori conosciuti anni fa in altri eventi internazionali. Ma anche per tessere nuove relazioni con volontari che, dalla Corea del Sud all’Ecuador, stanno portando avanti idee, iniziative e progetti di grande valore etico.
Il tema degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è chiaramente al centro del dibattito. Questa campagna, che mira a coinvolgere gli enti locali su diversi livelli – sensibilizzazione dei cittadini, supporto al Fair Trade, acquisti pubblici di prodotti del commercio equo – è iniziata ben prima degli accordi di Parigi, ma in qualche modo ne ha anticipato gli intenti e li ha messi in atto. Portare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sul territorio è una sfida che la Fair Trade Towns Campaign non teme affatto.

Alice Sinigaglia del Fair Trade Advocacy Office di Bruxelles, ci confida nel coffee-break che “questa conferenza è stata una grande opportunità per le città di tutto il mondo per ritrovarsi e approfondire a livello internazionale la propria esperienza locale. E’ stata anche una importante opportunità per annunciare l’EU Cities for Fair and Ethical Trade Awards”.
Ma non solo città ed enti locali fanno parte di questa campagna: sono presenti Scuole FairtradeUniversità Fairtrade (come la Saarland Universitat che ospita l’evento). Proprio a testimoniare l’energia che questa campagna ha dopo 20 anni di attività. Contandoci, sono presenti rappresentanti di 32 Paesi da tutti i continenti.
Il dibattito ha toccato temi base del nostro movimento, come il controllo del 50% del sistema Fairtrade da parte dei produttori, ma anche nuove frontiere di sviluppo, come l’esperienza Fairtrade in zone di conflitto, raccontata dai rappresentanti di Fair Trade Lebanon. Interessante la testimonianza di Tatsuya Watanabe (Coordinatore delle Fair Trade Towns in Giappone) riguardo la nascita di nuove iniziative e campagne nei Paesi produttori.

Stefano Toma, Fairtrade Italia

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