Sofa (Small organic farmers association)

Una storia di riscatto per i piccoli produttori di tè e spezie dello Sri Lanka. Che parte dall’intuizione di un ricercatore e dalla sua passione per l’agricoltura biologica. 

Sarath Ranaweera lavorava allo Sri Lanka Research Institute ma con gli occhi e il cuore rivolti ai coltivatori di tè della sua regione di Kandy, la capitale culturale dello Sri Lanka. Lavorava allo Sri Lanka Research institute dove aveva studiato la situazione delle piccole aziende agricole, abbandonate ed emarginate perché non c’era abbastanza domanda di tè da quella zona, pagato un pugno di rupie. Nel 1993 decide di fondare Biofoods. E di comprare tutta la produzione di tè da quegli stessi contadini a una sola condizione: che trasformassero in biologica tutta la loro produzione.

Assemblea dei soci di Sofa, nella regione di Matale. ©Luca Rinaldini

Nel 1997, per iniziativa di un gruppo di essi, è stata fondata l’associazione Sofa (Small organic farmers association) che l’anno successivo ha conseguito la certificazione Fairtrade. Dal 2006 ha ottenuto la certificazione per le spezie e poi per il riso, la farina di cocco, la menta e la citronella. Da allora, l’organizzazione è cresciuta aggregando altri agricoltori affascinati dal progetto.

Un contadino di Sofa prepara il cumulo per il compost. ©Luca Rinaldini

Spezie e tè, un’abbinata vincente

Ogni contadino di Sofa coltiva mediamente un appezzamento di mezzo ettaro, prevalentemente tè. Le spezie che crescono all’interno foresta, tra la vegetazionale semi tropicale, brulicante di vita. Non c’è posto qui per la monocoltura del tè, come nelle piantagioni tradizionali. Ma ci sono gli arbusti della camelia sinensis -nome botanico della pianta del tè- intervallati da piante di caffè, chiodi di garofano, pepe, vaniglia, zenzero, curcuma, citronella che vengono vendute nei mercati locali. Ci sono poi le piante officinali, come l’albero di neem (in Sri Lanka veine chiamato “la farmacia del villaggio) da cui si estrae un insetticida non tossico.

Con il Premio Fairtrade nel 2010 Sofa ha realizzato un ponte che ha migliorato la viabilità del distretto di Gampola. ©Luca Rinaldini

Per ombreggiare le coltivazioni si usano albero del corallo e vetiver che sono alte e offrono ombra e protezione dalla pioggia. Per prevenire l’erosione del suolo si piantano basse siepi. Non mancano le verdure per il consumo familiare o che si vendono nei mercati locali. Tra le colture, spiccano i cumuli per la preparazione del compost, indispensabile per la coltivazione agricola biologica. Tanto che se un agricoltore non riesce ad averne uno proprio, è l’associazione a fornirglielo.

L’asilo per le mamme lavoratrici di Sofa, nella provincia di Gampola. ©Luca Rinaldini

Premio Fairtrade

Il Premio Fairtrade è stato investito in molti progetti scelti per rafforzare l’organizzazione, migliorare i redditi dei contadini e portare benefici sociali alle famiglie dei soci e a tutta la comunità.

  • Coltivare bio: consegna di mucche e capre ai soci per la produzione di latte e di letame per il compost
  • Formazione: coltivazione del tè e delle spezie, coltivazione biologica, leadership
  • Coltivazione: distribuzione di nuove piante, fertilizzanti organici e strumenti (taniche per spruzzare, rastrelli, coltelli)
  • Rafforzamento di Sofa: acquisto di moto per gli ausiliari agricoli; acquisto di terra per la costruzione del nuovo ufficio; acquisto di computer, mobili e attrezzature per l’ufficio
  • Rafforzanento delle succursali: acquisto di computer; restauro e acquisto di attrezzatura per i centri comunitari
  • Progetti infrastrutturali: costruzione e mantenimento dei centri di raccolta dove il tè e le spezie possono essere lavate ed essiccate prima di essere portate in fabbrica
  • Progetti infrastrutturali; costruzione e mantenimento di corsie agricole per rendere più agevoli i trasporti a beneficio dell’intera comunità; progetti per l’acqua potabile in otto villaggi
  • Fondo per i piccoli crediti: perché i soci realizzino piccoli progetti imprenditoriali come l’imballaggio di arachidi sfusi o di tè per i mercati locali; riparazione dei tetti, miglioramenti o ampliamenti della casa o acquisto di attrezzatura per lavorare i campi
  • Programmi per le donne: sistemi di generazione di reddito come la lavorazione di cesti di canna per imballare il tè destinato alle esportazioni
  • Progetti sociali: acquisto di tettoie, tavoli e sedie. Sono affittate ai soci per costruire strutture temporanee per feste di matrimonio, festival, funerali che prima dovevano essere prese in affitto da imprese private. Quando non vengono utilizzate, i soci immagazzinano e usano tavoli e sedie a casa; equipaggaimento per associazioni sportive e giovanili
  • Educazione: formazione gratuita all’utilizzo del computer per i figli dei contadini; borse di studio per studenti.