Vivere sostenibile: cosa significa e come Fairtrade può darci una mano

Cosa significa cercare di vivere in sintonia con i propri valori senza danneggiare il mondo che ci circonda ma anche gli altri? Scopriamolo insieme.

Vivere sostenibile significa…

Chiariamoci sul concetto di sostenibilità. Quando chiediamo alle persone che cosa significa essere sostenibili, i primi esempi che ci sentiamo riportare sono connessi agli aspetti ambientali, come:

  • riciclo dei materiali
  • riduzione o eliminazione della plastica
  • diminuzione degli sprechi alimentari

In coda viene di solito l’utilizzo di mezzi di trasporto a basse emissioni o la scelta di usare la bicicletta al posto dell’auto per brevi spostamenti o in città.

Pochi ci risponderanno che essere sostenibili riguarda anche il nostro personale rapporto con il cibo e con chi lo coltiva e con altre scelte che riguardano i nostri acquisti. Ovvero preoccuparci dell’impatto delle nostre azioni a 360°: sull’ambiente ma anche sulle persone.

Eppure i pilastri della sostenibilità sono, non a caso, 3: economico, sociale e ambientale.

Come vivere in modo sostenibile rispettando l’ambiente e le persone

Vivere sostenibile significa innanzitutto avere un approccio di fondo alle scelte che compiamo tutti i giorni, ovvero:

  • I prodotti che acquistiamo ci servono davvero? Spesso compriamo sulla scia di un impulso: fermarci a ragionare sul loro effettivo utilizzo, oltre a farci risparmiare, ci aiuta ad avere un impatto minore sull’ambiente e a ridurre gli sprechi.
  • Scegliamo in modo consapevole: leggiamo bene le etichette ma anche cerchiamo di informarci su quello che c’è dietro i prodotti: le filiere, i luoghi in cui si coltivano le materie prime, le aziende che ce li propongono.

Fermiamoci un attimo per pensare all’impatto dei nostri acquisti: scegliendo un prodotto rispetto ad un altro sosteniamo anche l’azienda che ce lo propone.  

Prestiamo attenzione all’origine dei prodotti

Quando facciamo la spesa o lo shopping, ci preoccupiamo di come stanno le persone che sono all’origine della filiera, dall’agricoltore che ha coltivato il cibo che ci nutre alla lavoratrice che negli stabilimenti in India ha cucito e confezionato il vestito che indossiamo? Ci chiediamo qual è il loro guadagno o il loro salario?

Molto spesso chi lavora i nostri vestiti o coltiva il nostro cibo non guadagna uno stipendio abbastanza dignitoso per vivere e mandare a scuola i propri figli.

Pensate che più del 40 per cento di quello che mangiamo dipende da circa mezzo miliardo di piccoli agricoltori, ovvero da aziende agricole familiari che lavorano su un terreno che va dai due ai 3 ettari. In pratica circa 2 campi e mezzo da calcio. E che l’industria della moda impiega circa 70 milioni di persone, l’80% delle quali è donna.

Il loro salario medio è appena lo 0,6% del costo di una maglietta e spesso queste persone vivono in condizioni difficili e di sfruttamento.

Vivere sostenibile significa anche sostenere petizioni come questa che chiedono leggi più giuste e salari più equi per i lavoratori e le lavoratrici del settore della moda.

Lavoratrici dei vivai di poinsetia di Red Fox Ethiopia/Dummen Orange a Koka Negewo, Ethiopia. Fairtrade / Hilina Abebe

Oltre al prezzo, guardiamo all’impatto sulle comunità

Le scelte che facciamo hanno un impatto importante sulle comunità. Quando ci è possibile, andiamo a vedere i contesti in cui i produttori vicino a noi vivono e lavorano, ma cerchiamo informazioni anche sulle filiere lontane e sui rischi di violazione dei diritti umani che le coinvolgono: più lontano è da noi il produttore all’origine, più i contesti sono difficili per le condizioni sociali e politiche, più sarà probabile trovare situazioni di violazione e sfruttamento.

In questa Mappa dei rischi, appena pubblicata da Fairtrade, puoi scoprire quali sono i rischi di violazione dei diritti umani e ambientali associati alle filiere e ai Paesi e… ebbene sì, scoprire che anche l’Europa non ne è esente.

Ely Solano, produttrice di caffè certificato Fairtrade in Colombia
Ely Solano, produttrice di caffè certificato Fairtrade in Colombia

Ambiente: sosteniamo chi lavora per preservarlo

Gli agricoltori che vivono vicino a noi come in Asia, Africa e America Latina stanno affrontando sfide senza precedenti: il drastico aumento delle temperature sta portando alla crisi di alcune colture tradizionali e all’abbandono delle terre.

È urgente un’azione comune anche per non rischiare di perdere alcuni prodotti che fanno parte della nostra vita.

Per questo è importante sostenere buone pratiche agricole che rendano le piante più resistenti e adattabili alle nuove condizioni climatiche, puntare sulla piantumazione di alberi da frutto e sulla coltivazione di orti familiari per permettere alle famiglie di contare su altre fonti di reddito.

Fairtrade lo fa e anche per questo è importante che, quando acquisti, controlli che sia presente sui prodotti il nostro marchio. E testimoni il tuo sostegno al nostro lavoro partecipando alla nostra Grande Sfida Fairtrade!

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