5 motivi per cui Fairtrade è un movimento per i diritti umani

A dispetto della battuta d’arresto causata da Covid-19, nel 2020 Fairtrade ha continuato il suo percorso per la giustizia nel commercio.

In un 2020 che sarà ricordato anche per i movimenti come #BlackLivesMatter e #FridaysforFuture, Fairtrade ha continuato a proporre un cambiamento nel commercio ma anche nella vita delle persone: riduzione della povertà, formazione continua, azione locale e realizzazione dei diritti umani per i più emarginati nelle filiere globali. Abbiamo elencato qui solo 5 dei molti motivi per cui Fairtrade è un movimento globale.

Volontari Fairtrade in Svezia. ©Fairtrade Sweden

1. Crediamo che tutti possano fare la loro parte

Lo sapevi che ci sono più di 2000 città, università, scuole e gruppi religiosi Fairtrade nel mondo? Tutte le persone che supportano Fairtrade credono in “un mondo in cui tutti i produttori possano godere di condizioni di vita sicure e sostenibili, realizzino le loro potenzialità e possano decidere del loro futuro”. Ma non è solo una visione, è la realtà: attraverso i loro acquisti nel 2019 i consumatori hanno generato un valore di 10 miliardi e 700 milioni di euro di vendite di prodotti Fairtrade in più di 145 paesi

Meeting con Fairtrade Africa dello staff e del consiglio di amministrazione di Herkulu Tea Estate, Tanzania. ©Didier Gentilhomme

2. Crediamo nel potere dell’azione collettiva

Al centro del nostro sistema abbiamo gli Standard Fairtrade che promuovono una gestione collettiva e inclusiva nelle cooperative di produttori. Questo significa che, ad esempio, le cooperative scelgono insieme come spendere il Premio Fairtrade. Nel 2019, le organizzazioni di produttori Fairtrade hanno guadagnato 190 milioni e 600 mila euro in Premio Fairtrade che hanno usato per migliorare la salute, l’educazione, l’acqua e servizi igienici per le loro comunità e hanno investito in produttività e agricoltura sostenibile.
Le organizzazioni di produttori Fairtrade nel Sud globale rafforzano le comunità locali, la società civile e i sindacati e li spingono ad unire le forze per combattere per la giustizia nel commercio, come il network dei lavoratori Fairtrade fondato in America Latina, il network delle cooperative di produttori di caffè in Asia o il network dei giovani produttori Fairtrade in Africa

Lavoratore di una piantagione beneficiario di un progetto per l’acquisto di una casa nella piatagione Pam – Villa Copa, Repubblica Dominicana. ©José García.

3. Costruiamo resilienza a livello locale

Ci sono più di 1800 organizzazioni nel sistema Fairtrade che beneficiano di supporto tecnico e vendite a condizioni Fairtrade per rafforzare il loro ruolo come motori di cambiamento. Nel 2020 colpito dalla pandemia da Covid-19, molte organizzazioni di produttori Fairtrade sono diventate le prime a rispondere, proteggendo la vita delle loro comunità e limitando la diffusione del virus. I coltivatori di fiori in Kenya, ad esempio, hanno usato il Premio Fairtrade per comprare macchine da cucire per fabbricare mascherine per le loro comunità. Fairtrade, attraverso le sue organizzazioni socie e partner ha assicurato più di 15 milioni di euro per agire immediatamente durante l’emergenza e per offrire un aiuto a lungo termine, assicurandosi che i contadini e i lavoratori siano più resilienti per futuri traumi e calamità attraverso la diversificazione colturale, il commercio online e mercati locali alternativi.

Ragazzi del Programma di protezione dei giovani a rischio del Grupo Banafrut, Colombia. ©Dina Ramos

4. Guidiamo il cambiamento a livello di sistema

Negli ultimi tre anni, 1 milione 200 mila sostenitori di Fairtrade in 20 paesi europei hanno firmato petizioni per impegni più equi nel commercio per i produttori del Sud: petizioni sui cambiamenti della politica inglese post Brexit e a livello di Parlamento europeo e degli Stati membri. Ci sono gruppi di parlamentari attivi nell’Unione europea, Inghilterra e altri paesi in cui i legislatori cercano di garantire nuove leggi e regole per mettere al primo posto la giustizia nel commercio. Recentemente, i parlamentari europei hanno votato a favore di una nuova direttiva dell’Unione Europea sulle pratiche sleali nella filiera agricola e del cibo che tengono in considerazione i bisogni dei piccoli agricoltori nel Sud globale.

Foto di gruppo alla Scuola di leadership femminile di Fairtrade Africa
Foto di gruppo alla Scuola di leadership femminile di Fairtrade Africa. ©Fairtrade Africa

5. Rendiamo possibile uno sviluppo inclusivo

Fairtrade è l’unica struttura al mondo che assicura la partecipazione dei piccoli produttori e dei lavoratori a tutti i livelli. Le organizzazioni di produttori possiedono il 50% del diritto di voto nella nostra Assemblea Generale; nell’eleborazione e nel controllo dei nostri Standard sono rappresentate le cooperative dell’America Latina e dei Caraibi, dell’Africa e dell’Asia; e il nostro Consiglio consultivo per i diritti dei lavoratori (Workers’ Rights Advisory Council) comprende rappresentanti dei sindacati e dei lavoratori che infuenzano il lavoro sull’SDG8. In più, Fairtrade supporta la realizzazione delle donne attraverso il programma Women’s School of Leadership; rende capaci i lavoratori di ottenere i loro diritti attraverso il dialogo sociale (iscrizione ai sindacati e contrattazione collettiva); supporta la protezione dei bambini dalle peggiori forme di lavoro minorile attraverso il Sistema di valutazione e soluzione basato sull’inclusione dei giovani; e promuove i diritti dei lavoratori migranti come i lavoratori haitiani del settore delle banane in Repubblica Dominicana. Lo scorso anno, Fairtrade International ha messo al centro del suo lavoro i diritti umani pubblicando il proprio documento di impegno sui diritti umani che chiarisce le nostre responsabilità e incoraggia il mondo delle imprese ad accelerare il proprio lavoro sulla Human Rights Due diligence.

Fairtrade è e rimane un movimento basato sui diritti umani. Unisciti a noi e al nostro movimento che chiede di cambiare le regole del gioco per raggiungere la giustizia nel commercio e gli Obiettivi dell’Agenda 2030.

di Kelly Hawrylyshyn, Senior Advisor Global Resource Mobilization. Traduzione e adattamento Ufficio comunicazione Fairtrade Italia. 

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