La Tree Challenge “Plant for the future” è stata lanciata in maggio dal network dei produttori Fairtrade dell’America Latina e dei Caraibi, CLAC. L’obiettivo è quello di piantumare più alberi nativi possibile nel percorso verso la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP27) che si apre domani in Egitto.
“Gli alberi sono il simbolo della vita, il simbolo di un ambiente e di un ecosistema in salute” ha dichiarato Marike de Peña, presidente del Consiglio di amministrazione della CLAC. Questa campagna motiva i nostri produttori, i nostri giovani, le nostre comunità e aiuta a posizionare Fairtrade non solo come un movimento che vuole migliorare la giustizia sociale ma anche impegnato dal punto di vista ambientale, che si prende cura del pianeta e di un futuro più equo per tutti”.
Un esempio è quello di Asoseynekun, un’organizzazione indigena in Colombia certificata Fairtrade che ha preso parte alla sfida, piantando 2500 alberi. “Abbiamo piantato alberi di specie native di questa area, come la quercia, dice Ramón Alberto Hernández, un socio dell’organizzazione. Gli alberi erano qui prima di noi. Se gli esseri umani sono la testa, l’albero è la pianta del piede: la parte del corpo che sostiene tutto. Per questo sono così importanti”.