Un'economia per il 99%

Il tema della disuguaglianza economica attraversa oggi con forza il dibattito pubblico, tanto che nel 2015 i leader mondiali hanno sottoscritto tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile anche quello di riduzione della disuguaglianza. Come affermato dall’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, all’ONU: “un mondo in cui l’1% dell’umanità controlla la stessa quantità di ricchezza del restante 99% non sarà mai stabile”.

il divario

Tuttavia il divario si è allargato negli ultimi anni. Nel nostro rapporto “Un’economia per il 99%” abbiamo rilevato infatti come nel 2016, otto persone possedevano da sole la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità. Ma questo dato, per quanto scioccante, non è l’unico a darci l’evidenza di una estremizzazione del divario. I dati sul reddito ci dicono che tra il 1988 e il 2011 i redditi del 10% più povero dell’umanità sono aumentati di meno di 3 dollari l’anno, mentre quelli dell’1% più ricco sono aumentati 182 volte, e che negli ultimi 25 anni l’1% più ricco della popolazione mondiale ha goduto di redditi superiori a quanto percepito dal 50% più povero.

lotta alla povertà

In questo quadro, la crescente disuguaglianza economica ha perciò un impatto negativo rilevante sulla lotta alla povertà estrema. Nonostante negli ultimi decenni centinaia di milioni di persone si siano emancipate dalla povertà, ancora oggi una persona su nove soffre quotidianamente la fame. Ma se la crescita registrata tra il 1990 e il 2010 fosse stata più favorevole alle classi più povere, oggi 700 milioni di persone in più – in maggioranza donne – non vivrebbe in povertà.
In questo contesto, quali possono essere quindi gli elementi per costruire un’alternativa positiva, una economia umana, in grado di contribuire ad una prosperità condivisa, e non alla crescita delle divisioni? Come fare perché i profitti che pure sono generati oggi dalle grandi aziende, siano impiegati a vantaggio di tutti?
Occorre, prima di tutto, ripensare il modello economico attuale. La politica economica neoliberista, si sta dimostrando infatti sempre meno adatta a favorire un benessere diffuso. Non appare in grado di tutelare il pianeta e le sue risorse naturali.  In questo senso il cambiamento climatico diventa una delle dimostrazioni più palesi della disuguaglianza e dell’ingiustizia globali.
Elisa Bacciotti, Oxfam Italia
Foto di Allan Gichigi/Oxfam, tratta dalla copertina del rapporto citato “Un’economia per il 99%”.

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